Riot Platforms, società di mining di Bitcoin, ha aumentato il suo hashrate del 50% nel mese di giugno: questo le ha permesso di estrarre 255 BTC, un incremento di quasi il 20% rispetto a maggio.

Nell'ultimo mese l'hashrate di Riot è passato da 14,7 EH/s a 22 EH/s, dopo aver completato l'installazione di nuovi dispositivi di mining presso la struttura di Corsicana e aver sfruttato la capacità aggiuntiva disponibile nella struttura di Rockdale.

In una dichiarazione del 3 luglio, il CEO di Riot Jason Les ha definito giugno un "mese storico," in quanto l'azienda è riuscita a superare il suo target di 21,4 EH/s fissato per metà anno. L'attivazione dei nuovi miner è avvenuta principalmente negli ultimi giorni di giugno.

Riot ha trattenuto tutti i Bitcoin estratti a giugno, portando la sua scorta totale di BTC a 9.334, per un valore di circa 560 milioni di dollari ai prezzi attuali. Riot è ora il secondo più grande miner di Bitcoin in termini di hashrate, superando CleanSpark e Core Scientific; Marathon Digital, con un hashrate di 31.5 EH/s, rimane saldamente in prima posizione.

Riot pianifica di raggiungere un hashrate di 31,5 EH/s entro la fine del 2024 e di 100 EH/s entro il 2027, grazie all'acquisizione di altri miner MicroBT.

Riot pianifica di raggiungere i 100 EH/s entro il 2027. Fonte: Riot Platforms

A giugno, Riot ha anche incassato 6,2 milioni di dollari tramite power credits. Il valore delle azioni dell'azienda (RIOT) è sceso dell'1,5% nelle ultime 24 ore, raggiungendo i 9,57$ stando ai dati di Google Finance. L'azienda ha registrato un calo del 37,9% nel 2024 e del 28,3% negli ultimi 12 mesi.

Variazione del prezzo delle azioni RIOT negli ultimi 12 mesi. Fonte: Google Finance