L'aumento dei costi operativi e la riduzione delle ricompense stanno avendo ripercussioni sui miner di Bitcoin, ma secondo un crypto-analista la situazione non è affatto catastrofica.

"Ci troviamo in un periodo di 'hash ribbon inversion', i blocchi arrivano circa 14 secondi più lentamente di quanto dovrebbero. Ciò indica che c'è meno hashrate online, e pertanto i blocchi vengono generati un po' più lentamente," ha spiegato James "Checkmatey" Check, analista di Glassnode, in un video recentemente pubblicato su YouTube. "Circa il 5% del mining hashrate è in difficoltà al momento."

Checkmatey discute dell'hashrate di Bitcoin. Fonte: Checkonchain/YouTube

Checkmatey sostiene che "il 5% non è enorme" e che probabilmente i miner di Bitcoin (BTC) venderanno parte delle loro partecipazioni, ma non sembra che assisteremo a "un sell-off completo e totale."

Una "hash ribbon inversion" si verifica quando la media mobile a 30 giorni dell'hashrate scivola al di sotto della media mobile a 60 giorni, segnalando un periodo di difficoltà nel settore del mining. Ciò può essere dovuto a diverse ragioni, tra cui l'aumento dei costi operativi, il calo del prezzo di BTC, oppure problemi con le apparecchiature dei miner.

Dopo l'halving del 20 aprile l'hashrate di Bitcoin ha iniziato a diminuire, dato che le società di mining meno efficienti sono state costrette a interrompere le operazioni. L'halving, o "dimezzamento", avviene ogni quattro anni e – come suggerisce il nome – riduce le ricompense dei miner del 50%.

In particolare, l'ultimo halving ha ridotto i block rewards da 6,25 BTC a 3,125 BTC.

Hashrate totale di Bitcoin. Fonte: Blockchain.com

In questo momento l'hashrate di Bitcoin è pari a 586 EH/s (Exahashes al secondo), in calo del 2% negli ultimi 30 giorni secondo i dati di Blockchain.com.

"I miner stanno vendendo il 100% delle monete estratte"

"I miner potrebbero star attraversando un periodo difficile. Non stanno capitolando in massa come durante i bear market, ma probabilmente faticano a rimanere a galla: estraggono 10 BTC, e poi vendono 10 BTC per coprire i costi," ha spiegato Checkmatey.

"I miner di Bitcoin stanno vendendo la maggior parte delle monete estratte per pagare le bollette," ha aggiunto Panos in un post del 18 giugno.

In un successivo post su X, Check ha dichiarato:

"Un trend molto positivo per Bitcoin è che le commissioni di transazione rappresentano una parte sempre più consistente delle entrate dei miner.

I miner dovranno adattarsi e adeguarsi al fatto che le commissioni diventino il loro principale flusso di entrate, costringendo il settore a innovare e a gestire il capitale in modo più efficiente."

Matthew Sigel, responsabile della ricerca sugli asset digitali di VanEck, ha scritto: "Quasi tutti i miner di Bitcoin stanno vendendo il 100% delle monete estratte. D'altra parte CleanSpark sta riuscendo a HODLare i suoi BTC e a utilizzare il loro bilancio in USD per acquisire nuova capacità."