Anche se molti texani stanno ancora soffrendo per le conseguenze di una tempesta invernale che ha lasciato milioni di persone senza elettricità e acqua corrente per giorni, è improbabile che le mining farm di criptovalute presenti nello Stato siano la causa di questa crisi.

In una conversazione con Cointelegraph, Kristy-Leigh Minehan, consulente di mining e chief technology officer di NEM Software, ha affermato che il Texas non ha attualmente abbastanza mining hardware in funzione per causare problemi significativi alla rete elettrica, specialmente se paragonato alle strutture presenti in regioni come il Sichuan, in Cina.

Secondo Minehan, l'azienda tedesca di mining Bitcoin (BTC) Northern Data è probabilmente l'unica che potrebbe aver avuto un impatto significativo sulla fornitura di energia dello Stato. La compagnia possiede una farm nel Texas orientale, mentre HODL Ranch e Layer1 si trovano nel Texas occidentale. Inoltre alcune farm alimentano le proprie macchine non tramite la rete elettrica dello Stato, bensì utilizzando il gas in eccesso che si forma durante l'estrazione del petrolio. Altre farm invece solo alimentate tramite un mix di energie rinnovabili e carbone.

Comunque sia, gli effetti della situazione in Texas sull’hash rate di Bitcoin sono quasi statisticamente insignificanti, dato che oltre metà dell'hash rate si trova in Cina. Minehan evidenzia che la potenza di calcolo complessiva del network è diminuita di circa 10 EH/s durante la recente tempesta di neve, un valore di poco superiore alle normali oscillazioni giornaliere di 5 EH/s.

Secondo Minehan, è improbabile che le aziende di mining del Nord America prendano il comando dell'hash rate globale senza un maggiore accesso alle supply line dell'hardware. Sebbene la situazione potrebbe cambiare se un grande player del settore, come ad esempio Intel, decidesse di lanciare prodotti dedicati al mining, al momento la Cina rimane il primo Paese al mondo per hash rate proprio grazie al fatto che i principali produttori di ASIC sono cinesi, e pertanto le mining farm del luogo hanno accesso diretto ai chip.