Secondo uno dei nomi più noti nel mondo del trading, Bitcoin (BTC) starebbe segnalando la fine del suo trend rialzista locale a seguito del rifiuto a quota 110.000$.

In alcuni post pubblicati in data odierna, John Bollinger, famoso per aver creato l'indicatore di volatilità Bollinger Bands, ha dichiarato conclusa la ripresa di Bitcoin dai minimi di aprile.

Rifiuto delle bande di Bollingerpreannuncia problemi

Stando a Bollinger, da quando ha invertito la tendenza al ribasso registrata nei mesi precedenti, con minimi intorno ai 75.000 dollariraggiunti a inizio aprile, Bitcoin ha mostrato un classico andamento rialzista.

Analizzando l'andamento del prezzo di BTC negli ultimi due mesi, l'analista ha suddiviso il rimbalzo in tre fasi.

A seguito di un doppio minimo a forma di “W” sulle bande di Bollinger, BTC/USD ha registrato tre “slanci” al rialzo, ciascuno con una breve fase di picco e consolidamento. Ogni slancio ha anche permesso di raggiungere la banda di Bollinger superiore.

Ora, dopo aver fallito nel mantenere i massimi storici e continuare la sua corsa, l’intero trend locale potrebbe essere giunto al termine.

“Tre slanci confermati”, riporta Bollinger a margine del grafico.

Grafico di BTC/USD con bande di Bollinger. Fonte: John Bollinger/X

Analizzando i dati, l'analista precisa che tre slanci “comportano semplicemente la fine del trend precedente” e che il rifiuto “potrebbe inaugurare un'inversione o un consolidamento” nel prossimo futuro.

Le bande di Bollinger sono uno degli indicatori di volatilità più popolari utilizzati per tracciare i trend del mercato delle criptovalute e di Bitcoin. Un restringimento delle bande tende a precedere periodi di volatilità, con BTC/USD che negli ultimi anni ha spesso attraversato periodi insolitamente “ristretti”.

Aumentano gli ostacoli alla corsa al rialzo di Bitcoin

Come riporta Cointelegraph, dopo i rapidi guadagni registrati a maggio, Bitcoin si trova ad affrontare diversi ostacoli nella determinazione del prezzo.

Oltre alla resistenza della banda di Bollinger superiore, i venditori hanno posizionato grandi blocchi di liquidità tra i massimi storici attuali e i 120.000 dollari.

Gli eventi geopolitici concentrati in Medio Oriente e le ramificazioni dell'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno ulteriormente complicato il quadro per i rialzisti.

“Le tensioni sono ora tornate ai livelli registrati lo scorso aprile”, avverte la società di trading QCP Capital.

“I mercati sono in una situazione di stallo, in attesa di un'ulteriore escalation o di un improvviso cambiamento di rotta verso una distensione attraverso i canali diplomatici”.

QCP riconosce infine che Bitcoin, in particolare, è rimasto “relativamente resiliente, a riprova della persistente domanda istituzionale”.

Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo