Secondo il CEO of Binance, l'epidemia di coronavirus è stata soltanto la scintilla che ha innescato il tracollo dell'economia globale, non la sua reale causa.

In un'intervista pubblicata in data 20 marzo sul blog ufficiale dell'azienda, Changpeng "CZ" Zhao ha affermato che il coronavirus è servito a dimostrare quanto debole sia in realtà l'economia mondiale.

CZ: "La nostra economia dovrebbe essere più forte"

Quando gli è stato chiesto se a suo parere le condizioni di quest'anno fossero differenti rispetto alla Grande Recessione del 2008, CZ ha risposto:

"Nel 2008 non è avvenuta una pandemia che ha messo in pausa l'economia globale. Ma credo che il coronavirus sia soltanto un fattore scatenante, non la causa principale. La nostra economia dovrebbe essere più forte, per lo meno abbastanza forte da poter sopravvivere ad alcuni shock."

Ma a differenza dei sistemi tradizionali, ha continuato Zhao, Bitcoin non è "rotto". A suo parere ad un certo punto gli investitori smetteranno di accumulare contanti — una pratica che ha rafforzato notevolmente il dollaro durante l'epidemia di coronavirus — e torneranno ad ampliare i loro portfolio d'investimento: fra le destinazioni di questa ricchezza ci sarà anche Bitcoin.

Zhao ha poi dichiarato:

"La gente ha già iniziato a comprare più Bitcoin? Nella maggior parte dei casi, no. Molte persone sono ancora in preda al panico per la carta igienica.

Questi cambiamenti richiederanno tempo per propagarsi nell'economia. Nessun cambiamento avviene immediatamente quando ad essere coinvolta è una percentuale massiccia della popolazione."

Bitcoin è un bene rifugio?

Zhao è certo che in futuro Bitcoin agirà da bene rifugio, dato che la sua offerta monetaria è fissa e non può essere in alcun modo manipolata, a differenza del denaro tradizionale:

"Non aspettatevi che Bitcoin salga quando il Dow Jones crolla e viceversa. Non è un prodotto che offre una correlazione perfettamente inversa: per questo, non dovete far altro che shortare i future del Dow Jones Index."

I commenti di Zhao fanno eco a quelli di Andreas Antonopoulos, celebre educatore che svariati mesi fa aveva previsto l'impatto che una crisi finanziaria avrebbe avuto su Bitcoin in maniera sorprendentemente accurata:

"Quel che la gente non capisce è che, per lo meno all'inizio, anche i mercati delle criptovalute crollerebbero. [...]

Quando la gente ha paura, quando avviene una recessione del genere, tutti si ritirano dai propri investimenti. E si ritireranno anche dalle crypto."