Secondo le ultime analisi, Bitcoin potrebbe scongiurare l'imminente "death cross" qualora riuscisse a raggiungere il supporto dei 62.000 dollari.
In un thread condiviso su X in data odierna, il popolare trader Benjamin Cowen ha citato lo storico per ipotizzare come i rialzisti potrebbero impedire un ulteriore ribasso del prezzo di Bitcoin (BTC).
Quota 62.000 dollari diventa resistenza chiave
La recente quotazione di BTC ha condotto BTC/USD alle porte di un altro incrocio di medie mobili, tradizionalmente noto come "death cross".
Si tratta dell'incrocio della media mobile semplice (SMA) a 50 giorni, inclinata verso il basso, al di sotto della sua equivalente a 200 giorni. Attualmente, le SMA a 50 e 200 giorni si trovano rispettivamente a 61.999 e 61.882 dollari, stando ai dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
Il death cross deriva dal presupposto che l'incrocio funga da preallarme al ribasso del prezzo di BTC una volta completato.
Come dimostra Cowen, tuttavia, i risultati sono spesso contrastanti. L'ultimo death cross giornaliero del 2023, infatti, ha precluso una serie di rialzi.
"Nel 2023, BTC ha cominciato il suo rally subito dopo il death cross. Ha poi superato la sua SMA 50D e l'ha mantenuta come supporto per poi proseguire al rialzo", sottolinea l'esperto.
Al contrario, nel 2019, 2021 e 2022, un breve rialzo nel corso del death cross stesso ha infine lasciato spazio al risultato atteso: un ribasso.
"La durata di questo movimento dipenderà probabilmente dal fatto che BTC riesca prima a superare la sua SMA 50D (62.000$) e successivamente a mantenerla come supporto come nel 2023", conclude Cowen.
Inoltre, qualora ciò dovesse verificarsi, il ribasso potrebbe ripresentarsi fino a quando le condizioni macroeconomiche non muteranno sensibilmente. In particolare, la Federal Reserve degli Stati Uniti dovrebbe effettuare una "svolta sufficiente" sui tassi di interesse per stimolare le crypto e gli asset di rischio.
Open interest di Bitcoin in calo dopo il rimbalzo di prezzo
Nel corso della giornata BTC/USD ha continuato la sua ripresa, raggiungendo i 62.775$ nella chiusura giornaliera precedente, per poi tornare a consolidarsi leggermente al di sotto.
Gli operatori di mercato hanno tuttavia rilevato una mancanza di rimbalzo nell'open interest del mercato dei futures nonostante l'aumento dei prezzi, che giunge pochi giorni dopo una gigantesca scarica di liquidità raramente vista nella storia di Bitcoin in termini di scala.
"Questo rimbalzo di Bitcoin è stato perlopiù dovuto alla copertura di posizioni short nel mercato dei futures", spiega Julio Moreno, collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant.
Il collega Axel Adler Jr ha invece indicato l'area sopra i 62.000 dollari come resistenza chiave, mentre il supporto principale rimane ai minimi di sei mesi di questa settimana sotto i 50.000 dollari.
