Bitcoin è tornato sopra la soglia dei 63.000$: secondo gli analisti il peggio del sell-off è terminato, dato che la Germania non ha più BTC da vendere e i rimborsi di Mt. Gox sono già stati prezzati dal mercato.
Bitcoin (BTC) è salito del 5,2% nelle ultime 24 ore, dopo un bounce dal minimo di 53.500$ del 4 luglio. Attualmente viene scambiato poco sopra i 63.000$, secondo i dati di TradingView.
Ben Simpson, fondatore della piattaforma di formazione sulle criptovalute Collective Shift, ha dichiarato a Cointelegraph di ritenere che il "bottom locale" del Bitcoin si sia ormai formato, e che BTC sia ora diretto verso un trend rialzista.
Simpson ha spiegato che il prezzo del Bitcoin era stato colpito da un diluvio di "vendite forzate": da una parte il sell-off di quasi 3 miliardi di dollari da parte del governo tedesco, dall'altra il sentiment negativo dovuto ai circa 8,5 miliardi di dollari di rimborsi ai creditori di Mt. Gox.
Il 12 luglio, quando BTC oscillava attorno ai 59.000$, il Crypto Fear & Greed Index è sceso al livello più basso degli ultimi 18 mesi. Secondo Simpson, questi dati sono in contrasto con i fondamentali della criptovaluta: "in generale, mi è sembrato che sentiment e fondamentali non fossero allineati."
Simpson ritiene che, nelle prossime settimane, diversi fattori potrebbero spingere il prezzo di BTC verso l'alto:
"Jerome Powell ha accennato a un potenziale abbassamento dei tassi a breve, e gli afflussi verso gli ETF su Bitcoin si stanno rafforzando. In mezzo a tutto questo c'è anche l'S&P 500, che sta raggiungendo nuovi massimi."
Poco più di 360 milioni di dollari in posizioni short con leva sono stati liquidati quando BTC ha oltrepassato la soglia dei 62.000$, secondo i dati di Coinglass.
Anche Josh Gilbert, analista di eToro, ritiene che il peggio potrebbe essere passato:
"Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una certa debolezza, ma credo che il periodo peggiore sia ormai alle nostre spalle. Tenendo presente questo aspetto, probabilmente qualsiasi contrazione a breve termine sarà rapidamente acquistata. Vi è inoltre il vento di coda dovuto agli ETF su ETH, e naturalmente la potenziale elezione di un partito statunitense più favorevole alle criptovalute. [...]
L'attacco all'ex presidente Trump ha avuto un impatto positivo sulle sue probabilità di rielezione, e la posizione favorevole alle criptovalute dell'ex presidente ha sollevato Bitcoin e gli altri crypto-asset. Quanto più ci avviciniamo al potenziale ritorno di Trump alla Casa Bianca, tanto più è probabile che il prezzo di BTC aumenti."
La bull run non inizierà da un giorno all'altro
Gustavo Schwenkler, direttore dell'exchange australiano Cointree, ha dichiarato che la vendita di BTC da parte dei creditori di Mt. Gox è già stata "elaborata e prezzata" dal mercato. Schwenkler ritiene inoltre che i dati sull'inflazione negli Stati Uniti – inferiori alle attese – e il probabile abbassamento dei tassi siano dei forti catalizzatori rialzisti per i mercati crypto.
Tuttavia, Schwenkler ha avvertito che la bull run di Bitcoin non inizierà da un giorno all'altro:
"Non credo che ci sarà una grande spinta rialzista nel breve periodo. Ritengo che vedremo BTC muoversi intorno ai 55.000-65.000$ almeno fino a quando la Fed non taglierà effettivamente i tassi."
Mark Hiriart, Head of Sales presso Zerocap, sostiene che il trend di BTC non tornerà rialzista fino a che non riuscirà a mantenersi sopra i 60.000$ per qualche tempo, trasformando quindi la resistenza di 60.000$ in un supporto. Inoltre, ha affermato che Bitcoin dovrebbe riconquistare le medie mobili semplici a 50 e 100 giorni prima che possa spingersi a 65.000$ e oltre.
"I creditori di Mt. Gox stanno rimettendo le mani sui loro BTC dopo dieci anni, sarebbe ingenuo pensare che non ci saranno prese di profitto. La domanda è quanto siano scaglionate le distribuzioni, e quale percentuale di creditori voglia incassare. Sospetto che la pressione a breve termine sul mercato continuerà nei mesi estivi."