Il 14 Febbraio, mentre i mercati si preparano all'impatto dei dati macroeconomici, Bitcoin (BTC) è stato respinto al di sotto dei 22.000 $.
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Bitcoin vs CPI: "Aspettatevi volatilità"
Secondo i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView, in attesa della pubblicazione del Consumer Price Index (CPI) degli Stati Uniti per il mese di Gennaio, BTC/USD non è riuscito ad andare oltre i 21.800 $.
Già definito il CPI più "importante", il comunicato, previsto per le 8:30 Eastern Time, è un classico catalizzatore di volatilità per gli asset di rischio.
Gli operatori del mercato crypto si aspettano quindi una giornata di trading intensa, con 19.000 e 25.000 $ sul tavolo come potenziali obiettivi a seconda di quanto i risultati si discostino dalle stime.
"Probabilmente vedremo un pump del Bitcoin a 24-25.000 $ se il numero del CPI di domani mattina mostrerà una maggiore disinflazione in direzione positiva", ha scritto Venturefounder, collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, in un aggiornamento su Twitter.
"Al contrario una sorpresa negativa configurerebbe un perfetto retest a 19-20.000$. Una giornata molto importante. Aspettatevi volatilità".
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Il CPI annuale è atteso al 6,2% rispetto al 6,4% del mese precedente, mentre il dato mensile dovrebbe salire da 0,1% a 0,5%.
"Le aspettative sono relativamente alte se si combinano con il trend precedente", ha commentato in giornata Michaël van de Poppe, CEO della società di trading Eight e collaboratore di Cointelegraph.
Van de Poppe aveva già scommesso sulla "fase finale" dell'attuale ritracciamento del Bitcoin, con 20.500 $ come livello chiave per i tori.
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CPI "cruciale" per determinare il ribasso delle criptovalute
La società di trading QCP Capital, nel suo ultimo aggiornamento di mercato, ha segnalato altri fattori come possibile fonte di preoccupazione per i cripto investitori.
I procedimenti legali contro la società blockchain Paxos e la stablecoin BUSD di Binance, potrebbero essere la punta dell'iceberg per quanto riguarda la politica di regolamentazione degli Stati Uniti.
"Dal momento che il martello normativo è ancora puntato contro il settore (forse fino alle elezioni del 2024), il rialzo della market cap delle criptovalute ora appare ancora più limitato da questo punto di vista", ha scritto.
"Pertanto, la pubblicazione del CPI di oggi è di fondamentale importanza per decidere l'entità del ribasso per le criptovalute".
Secondo QCP, c'è uno sfasamento tra le aspettative e la realtà quando si parla di una riduzione dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, nonostante l'inflazione si sia teoricamente attenuata.
"Nel mercato dei tassi, ora stiamo valutando un tasso terminale del 5,2% seguito da un taglio di 30 pb entro il 23 dicembre, un passo monumentale rispetto al 4,9% terminale e al taglio di 50 pb di appena due settimane fa", ha evidenziato il report.
"Gli asset di rischio non si sono chiaramente adeguati a questo aumento delle aspettative sui tassi, e ci aspettiamo che la pubblicazione di oggi metta in riga tutti i mercati - sia che si tratti di un sell-off azionario fuori misura (su un numero superiore alle attese), sia che si tratti di un rally dei tassi (su un numero inferiore alle attese)."
La riunione della Fed per la modifica dei tassi è prevista per la terza settimana di Marzo e prima di allora è atteso un altro dato CPI.
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