Dopo la volatilità della scorsa settimana alimentata dalla separazione pubblica tra Trump e Musk, il prezzo di Bitcoin (BTC) ha stabilito un intervallo compreso tra 103.800 e 106.900 dollari negli ultimi tre giorni.
Non essendo riuscito a dimostrare una chiara tendenza direzionale nel timeframe giornaliero, gli analisti ritengono che il prezzo di BTC possa scendere ulteriormente prima di raggiungere nuovi massimi storici.
Dati CPI daranno il via alla prossima correzione di Bitcoin?
Mercoledì sarà pubblicato l'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti, con i mercati che temono che i dazi di Trump possano aumentare la pressione sulle quotazioni.
Gli analisti di mercato prevedono che il CPI statunitense aumenterà dello 0,3% su base mensile e del 2,3% su base annua. Il CPI core, che esclude alimentari ed energia, dovrebbe crescere dello 0,3% su base mensile e del 2,9% su base annua.
Un dato che mostri un aumento dell'inflazione potrebbe ridurre le possibilità di un taglio dei tassi da parte della Fed, aggiungendo potenzialmente ulteriori ostacoli al prezzo di BTC.
“I dati sull'inflazione della prossima settimana potrebbero scatenare la volatilità”, riporta in data odierna su X il gestore patrimoniale privato Swissblock.
Gli analisti di Swissblock sostengono che, nonostante i rialzisti di Bitcoin stiano “ricostruendo lentamente la struttura e riorganizzandosi”, “è probabile un test a breve termine della fascia inferiore intorno ai 104.000 dollari”.
Analoghi pareri sono stati espressi dall'analista Mickybull Crypto, il quale ha sottolineato che la comparsa di un pattern testa e spalle sul grafico giornaliero fa presagire un calo del prezzo di BTC a 101.500$. L'analista ha dichiarato:
“Correzione nel breve termine, seguita da nuovi massimi storici”.
Come riportato da Cointelegraph, i 100.000 dollari rimangono un livello chiave da tenere d'occhio poiché, in caso di cedimento, il prezzo di BTC potrebbe subire una correzione più profonda muovendosi verso i cluster di liquidità situati al di sotto di tale soglia.
Rialzisti ancora al comando
Altri analisti di Bitcoin sostengono che qualsiasi flessione del prezzo sarebbe temporanea, poiché il potenziale rialzo dell'asset rimarrebbe intatto su timeframe più ampi.
Bitcoin non ha ceduto dopo aver “superato nuovamente la banda di supporto del bull market”, secondo quanto espresso dal trader Daan Crypto Trades in un post pubblicato l'8 giugno su X, in cui ha aggiunto:
“Nel complesso, il trend a lungo termine rimane ancora molto chiaro.”
È importante che il prezzo di Bitcoin mantenga il supporto del bull market attualmente a 95.000 dollari, secondo il trader, che ha aggiunto: “Il trend rialzista dura ormai da oltre 900 giorni, il che di solito è il momento in cui è meglio essere più cauti”.
Per l'analista tecnico SuperBro, il fatto che Bitcoin abbia mantenuto per quattro settimane consecutive il prezzo più alto mai registrato nel 2021 e non sia sceso al di sotto della media mobile esponenziale a cinque settimane da inizio maggio suggerisce che i rialzisti hanno il pieno controllo.
“Una volta superata la trendline del 2021, il prossimo rialzo dovrebbe raggiungere rapidamente i 140-150.000 dollari”.
Indicatori di Bitcoin fanno presagire rialzo fino a 140.000$
Da un punto di vista tecnico, la coppia BTC/USD ha formato un pattern cup-and-handle e una bull flag sul grafico settimanale, entrambi indicatori di potenziali guadagni significativi.
Nello scenario cup-and-handle, la quotazione di Bitcoin suggerisce un potenziale breakout al di sopra della neckline di 109.000$, con un obiettivo tecnico prossimo a 143.000$, corrispondente a un guadagno del 35%.
Il pattern bull flag, invece, indica un potenziale breakout verso i 143.300$, come riportato nel grafico sottostante.
Come riportato da Cointelegraph, il rialzo di Bitcoin fino a 140.000 dollari è plausibile, sostenuto da una serie di indicatori fondamentali, on-chain e tecnici.