Continua inesorabilmente il "lento sanguinamento" su Bitcoin (BTC), che sembra del tutto intenzionato a chiudere la candela mensile in negativo, a quota 38.635$ al momento della stesura.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

La situazione macro non scompone BTC 

Durante la giornata odierna, Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano una volatilità contenuta sull'asset, con fluttuazioni tra i 38.180$ ai 38.600$ su Bitstamp. 

Ieri BTC/USD ha registrato una performance debole, facendo eco alla stragrande maggioranza degli asset tradizionali, con eccezione del mercato cinese.

"Oggi quasi tutto è andato giù, a parte l'oro, il platino e le azioni cinesi", ha riassunto l'economista Lyn Alden.

Nello specifico, ieri l'S&P 500 ha chiuso con un -3,6% e il Nasdaq 100 con -4,5%. L'Hang Seng di Hong Kong, invece, ha guadagnato il 4%.

L'indice del dollaro statunitense (DXY), pur traballando dopo aver toccato i massimi ventennali, ha iniziato a consolidare vicino al suo picco storico.

"Sarebbe piuttosto difficile registrare un rally dei prezzi contro un macro bear market sul breve termine. È ciò che succede dopo una notevole correzione", ha sostenuto lo statistico Willy Woo su Twitter.

 

"Ma anche il DXY è a più resistenze tecniche, se il governo interviene con il controllo della curva dei rendimenti allora potremmo osservare un rally sui mercati".

Il controllo della curva dei rendimenti è anche osservato come un importante momento cruciale, non solo per le crypto, ma per le economie controllate dai governi che le manipolano. 

"YCC [Yield curve control] è la mossa finale", ha previsto Arthur Hayes, ex CEO di BitMEX, nel suo recente blog post pubblicato la scorsa settimana.

"Quando verrà finalmente dichiarato implicitamente o esplicitamente, sarà game over per il valore del dollaro rispetto all'oro e, più importante, al Bitcoin. Lo YCC sarà il modo in cui arriveremo ad 1 milione di dollari per Bitcoin e da 10.000 a 20.000 dollari per oncia d'oro".
Grafico orario dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Prende piede l'ipotesi di un "Supply shock squeeze"

Analizzando l'attuale trading range di BTC/USD, nel frattempo, Woo ha affermato che gli eventi potrebbero emulare la price action del Q4 2020, appena prima che Bitcoin innescasse il rialzo a seguito della lateralità durata tre anni.

"Il prezzo di Bitcoin è laterale a causa della continua svendita di contratti futures da parte di Wall Street, in un contesto di macro risk-off. Nel frattempo, il denaro istituzionale sta accumulando BTC spot a tassi elevati per depositarli in cold storage", ha riportato.

"È in momenti come questi che ricordo la compressione dell'offerta del Q4 2020".

Il seguente grafico mostra i flussi in entrata e in uscita dagli exchange rispetto al prezzo spot, evidenziando l'impatto dello "shock dell'offerta".

Net flow di Bitcoin sugli exchange con grafico di BTC/USD annotato. Fonte: Willy Woo/ Twitter

Come recentemente riportato da Cointelegraph, la stessa conclusione è stata tratta anche dai dati riguardanti il comportamento delle whale di Bitcoin.

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.