Bitcoin (BTC) raggiungerà un valore di un milione di dollari entro il 2030, sostiene uno degli esperti più noti del settore delle criptovalute, perché i Paesi di tutto il mondo inizieranno ad evitare euro e dollari statunitensi.

In un articolo pubblicato in data 27 aprile, Arthur Hayes, ex CEO del colosso dei derivati crypto BitMEX, ha ribadito la sua previsione: nei prossimi anni, il valore di oro e BTC arriverà alle stelle.

La Cina ridurrà la propria esposizione agli asset occidentali

Hayes sostiene che, alla luce delle sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina, assisteremo a un significativo cambiamento delle politiche economiche e del quadro geopolitico. Unione Europea e Stati Uniti stanno in questo momento tentando in ogni modo di ridurre la propria dipendenza dall'energia e dal cibo russo: queste scelte avranno certamente ripercussioni negative nel lungo termine, e faranno impennare il prezzo di Bitcoin.

La situazione è complessa. L'inflazione, ai massimi degli ultimi 40 anni ancor prima del conflitto in Ucraina, è esacerbata dalle sanzioni occidentali; al tempo stesso, l'economia russa appare traballante dopo che l'Occidente ha congelato centinaia di miliardi di dollari dei suoi asset offshore.

La Cina sta certamente osservando la situazione, con l'obiettivo di evitare un simile trattamento per i propri asset. Sin dalla fine degli anni '90, un circolo virtuoso ha visto la Cina vendere beni a basso costo all'Occidente in cambio della sua valuta fiat, che viene poi rispedita agli importatori in cambio di debito pubblico. Ciò mantiene bassi i tassi di interesse, e di conseguenza i beni cinesi diventano ancora più economici.

Il recente dissesto delle catene di approvvigionamento, l'inflazione dilagante e ora il rischio di confisca dei beni stanno cambiando lo status quo. Hayes ritiene tuttavia che, piuttosto che cambiare il suo modello di produzione, la Cina dovrà trovare un modo per ridurre la sua esposizione agli scenari peggiori:

"È impossibile per la Cina vendere asset dal valore di migliaia di miliardi di USD e EUR senza distruggere il sistema finanziario globale. Ciò danneggerebbe l'Occidente, ma allo stesso modo anche la Cina.

Pertanto, il percorso meno distruttivo per questi asset è smettere di reinvestire le obbligazioni in scadenza nel sistema finanziario occidentale. La Cina e le sue banche statali proxy tenteranno quanto possibile di ridurre la propria esposizione ad azioni e immobili occidentali, senza tuttavia perturbare eccessivamente il mercato."

Hayes ha identificato "beni immagazzinabili, oro e Bitcoin" come potenziali punti d'uscita per Pechino. A tal proposito bisogna tuttavia sottolineare che il governo cinese ha sempre adottato un approccio ostile nei confronti di Bitcoin, tanto da aver recentemente bandito il mining della criptovaluta.

BTC/USD vs. XAU/USD vs. S&P 500 vs. Nsadaq 100, grafico candele settimanali. Fonte: TradingView
BTC/USD vs. XAU/USD vs. S&P 500 vs. Nasdaq 100, grafico candele settimanali. Fonte: TradingView

Bitcoin a 1.000.000$, oro a 20.000$ entro la fine del decennio

Più sorprendente è la previsione di Hayes sulle democrazie occidentali e, in particolare, sull'Unione europea. Incapace di essere autosufficiente, interrompere ogni rapporto con la Russia alimenterà un fuoco inarrestabile che porterà infine alla disintegrazione del progetto europeo.

Esportatori come la Germania non saranno in grado di competere con la Cina, mentre l'inflazione dilagante creerà conflitti interni fra il Sud e il Nord dell'UE:

"La BCE è intrappolata, l'UE è finita. Fra un decennio torneremo alle lire, alle dracme e ai marchi tedeschi. E quando l'unione si disintegrerà, sarà stampata una quantità folle di denaro in un pantheon di diverse valute locali. L'iperinflazione non è fuori discussione.

Non appena i risparmiatori europei comprenderanno cosa sta succedendo, fuggiranno verso beni come oro e Bitcoin. La morte dell'UE farà arrivare BTC a un milione di dollari."

Bitcoin raggiungerà il milione di dollari anche a causa di ciò che Hayes ha definito il "Doom Loop" delle politiche finanziarie occidentali, dovuto soprattutto allo Yield Curve Control (YCC), nel disperato tentativo di evitare la bancarotta.

L'oro, che rimarrà la principale riserva di valore, raggiungerà i 10.000-20.000$ per oncia entro il 2030:

"Il Doom Loop farà arrivare Bitcoin a un milione di dollari e l'oro a 10.000-20.000$ entro la fine del decennio. Dobbiamo attivarci affinché le nazioni investano parte del proprio surplus in Bitcoin, così che in tutto il mondo possano nascere economie basate su BTC. Lo ripeto: a differenza dell'oro, Bitcoin deve muoversi affinché il network non collassi.

Non portate rancore verso le nazioni che si rifiuteranno di adottare Bitcoin anche dopo aver ascoltato la buona parola. Come disse Lord Satoshi, 'Perdonali, perché non sanno quello che fanno'."

Hayes non è estraneo alle previsioni coraggiose: già a marzo di quest'anno aveva affermato che un giorno BTC raggiungerà un valore di svariati milioni di dollari.

L'analista Alex Krüger ha tuttavia messo in discussione le idee di Hayes:

"Solitamente apprezzo i saggi di Arthur, ma di recente stanno peggiorando. Inventa fatti ed esagera certe verità per rendere più credibili i suoi racconti. Molti utenti leggeranno le sue parole e svilupperanno una mentalità da gold bug, secondo cui il mondo è sempre sull'orlo del collasso."