Elon Musk e il COVID-19 hanno qualcosa in comune: entrambi hanno terrorizzato gli investitori, convincendoli a vendere i propri Bitcoin (BTC).

Negli ultimi sei giorni i due eventi sono diventati sempre più simili, mentre Musk ribadiva la sua prospettiva critica su Bitcoin. Durante il fine settimana, l’imprenditore miliardario ha avuto un battibecco su Twitter con diversi sostenitori delle crypto, tra cui il podcaster Peter McCormick, definendo il suo token preferito, Dogecoin (DOGE), superiore a Bitcoin.

“Thread insopportabili come questo mi fanno venir voglia di investire tutto in Doge.”

A un certo punto, Musk ha quasi ammesso che Tesla avrebbe venduto il suo investimento in Bitcoin da 1,5 miliardi di dollari realizzato a febbraio. Nel frattempo, il prezzo della principale criptovaluta ha continuato a calare ad ogni tweet di Musk, arrivando prima a 50.000$ e poi crollando sotto i 45.000$ fino a toccare il fondo vicino ai 42.000$.

Più tardi, Musk ha chiarito che Tesla non ha ancora venduto le sue riserve di Bitcoin.

"Giusto per evitare inutile speculazione... Tesla non ha venduto nessuno dei suoi Bitcoin."

Tuttavia, il suo chiarimento non ha interrotto la traiettoria ribassista di Bitcoin. La criptovaluta ha esteso la sua correzione oltre il 35% dal massimo storico di quasi 65.000$.

Inoltre, il calo ha ottenuto il titolo di ritracciamento ribassista più rapido e profondo nella storia recente dell’asset. Gli indicatori on-chain mostrano che il suo impatto sul sentiment di mercato è stato pari a quello del crollo causato dalla pandemia di coronavirus a marzo 2020, passato alla storia come Black Thursday.

Nel frattempo, la piattaforma di analisi blockchain Glassnode ha segnalato un calo dei profitti dell’offerta in circolazione di Bitcoin.

Martedì, il parametro “BTC Percent Supply in Profit (7d MA),” ovvero la quota dell’offerta di BTC attualmente in profitto, ha raggiunto il livello di 81,122, il più basso da ottobre 2020. La stessa debolezza è stata osservata durante il crollo a marzo 2020, in cui Bitcoin ha perso più del 50% del suo valore.

Media a 7 giorni della percentuale di offerta in profitto
Media a 7 giorni della percentuale di offerta in profitto. Fonte: Glassnode

Altri indicatori on-chain rilevano dati simili tra il crollo del prezzo attuale dovuto a Musk e quello di marzo 2020 causato dal panico legato al coronavirus.

Per esempio, il tracker di Glassnode sul volume dei trasferimenti di Bitcoin ha registrato un picco di afflussi di BTC verso tutti gli exchange. La portata è paragonabile agli afflussi durante il sell-off di marzo 2020 e la distribuzione nel 2019 degli asset sequestrati dallo schema Ponzi PlusToken.

Volume di trasferimento netto di Bitcoin da/a exchange
Volume di trasferimento netto di Bitcoin da/a exchange. Fonte: Glassnode

Un afflusso maggiore di BTC indica una più alta probabilità che i trader vendano per altri asset, tra cui valute fiat e altcoin. Al contrario, un deflusso maggiore mostra che i trader sono disposti a conservare BTC più a lungo.

Sentiment istituzionale e retail

I dati di Glassnode sul volume dei trasferimenti di Bitcoin offrono due prospettive d’investimento contrastanti tra il pubblico retail e le istituzioni. Nella sua newsletter settimanale, la piattaforma di analisi ha presentato uno studio basato sui dati di afflusso/deflusso raccolti da due dei più grandi exchange di criptovalute al mondo: Binance e Coinbase.

Binance è una piattaforma esterna agli Stati Uniti che attira principalmente trader e investitori retail in tutto il mondo. Coinbase, invece, ospita più investitori istituzionali statunitensi. Glassnode ha sottolineato che, durante il recente crollo, Binance è stato il principale destinatario degli afflussi di Bitcoin:

“Questo dimostra ulteriormente che i recenti afflussi sono probabilmente dovuti a nuovi arrivati nel mercato (venditori nel panico) e potenzialmente alla rotazione di capitale in altri crypto asset.”

Anche Ki Young Ju, CEO della piattaforma di analisi blockchain sudcoreana CryptoQuant, ha fatto notare che gran parte degli afflussi di BTC hanno coinvolto Binance, aggiungendo che non si tratta necessariamente di un segnale ribassista.

Aspetterò fino a quando il segnale degli afflussi si calma,” ha chiarito.

Volume dei trasferimenti netti di Bitcoin da/a Binance
Volume dei trasferimenti netti di Bitcoin da/a Binance. Fonte: Glassnode

Coinbase, invece, continua a registrare grandi deflussi di Bitcoin sin da quando la criptovaluta ha superato il traguardo dei 20.000$. Il trend è continuato anche questa settimana, suggerendo che gli investitori istituzionali hanno assorbito la pressione di vendita retail.

Saldo di Bitcoin su tutti gli exchange vs. Binance vs. Coinbase
Saldo di Bitcoin su tutti gli exchange vs. Binance vs. Coinbase. Fonte: Bybt.com

Ancora rialzista

In altre parole, i grandi investitori hanno comprato i Bitcoin venduti dai piccoli investitori ai minimi locali influenzati da Musk.

Non ascoltate quello che dicono,” ha affermato lunedì il noto investitore Anthony Pompliano in una nota ai clienti:

“Guardate cosa fanno con i loro soldi. Elon Musk e Tesla capiscono che in futuro dipenderanno da Bitcoin. Non mi sorprenderebbe se stessero in realtà comprando altri Bitcoin a prezzi scontati o progettassero di comprarne altri in futuro.”

Pompliano ha aggiunto che Bitcoin rimane il macro asset più performante, un “superpredatore” tra azioni, obbligazioni, immobili e commodity di gran lunga inferiori. Il CEO di Twitter, Jack Dorsey, la cui società di pagamento Square ha aggiunto Bitcoin al suo bilancio per proteggersi dall’inflazione, ha dichiarato venerdì che il suo team “lavorerà sempre” per rendere Bitcoin migliore.

I commenti contrastano il supporto di Musk per Dogecoin. L’investitore veterano Paul Santos ha scritto su Seeking Alpha che il CEO di Tesla potrebbe voler creare denaro dal nulla sfruttando la cosiddetta euforia crypto.