Il prezzo di Bitcoin (BTC) è raddoppiato in meno di un mese, passando da 3.600$ ad oltre 7.350$: questa crescita è stata certamente causata da un'ampia combinazione di fattori, ma tre in particolare hanno contribuito molto più di altri.

Fattore 1: aumento degli acquisti spot

Coinbase, Kraken, Binance, Bitfinex e altri importanti exchange spot hanno registrato un notevole incremento dei volumi nelle 24 ore successive al crollo del prezzo di BTC da 8.000 a 3.600 dollari.

Al tempo stesso l'open interest — un termine utilizzato per descrivere il numero complessivo di contratti sia long che short aperti in un determinato momento — è crollato sui principali exchange di future come BitMEX, Binance Futures e OKEx.

Open interest complessivo dei mercati dei future di BTC

Open interest complessivo sui mercati dei future di BTC. Fonte: Coinbase, Skew

Il rapido declino dell'open interest sugli exchange di future e il netto aumento dei volumi d'acquisto spot ha causato un importante mutamento nel mercato: gli exchange spot, non più quelli di future, hanno cominciato a controllare il trend di Bitcoin.

I mercati dei future tendono a rendere il prezzo di Bitcoin fortemente volatile, in quanto i trader sfruttano la leva finanziaria (vale a dire fondi presi in prestito) per incrementare il potenziale di profitto. Al contrario, negli spot market gli investitori comprano e vendono BTC in maniera diretta, senza prendere in prestito alcun capitale.

Questo mutamento ha stabilizzato il mercato, consentendo al prezzo di Bitcoin di ottenere una ripresa senza subire gravi pullback.

Fattore 2: BTC non sarebbe dovuto scendere sotto i 4.000$

Lo scorso mese, Coinbase ha pubblicato un post sul proprio blog nel quale descriveva in maniera dettagliata il trend di Bitcoin in seguito al crollo a 3.600$.

L'exchange ha svelato che la maggior parte degli utenti ha sfruttato il calo di prezzo per acquistare Bitcoin, e che l'ondata di liquidazioni ha fatto scendere il valore della criptovaluta molto più in basso nei mercati di future rispetto agli exchange spot.

In particolare, Coinbase afferma:

"Le liquidazioni a cascata si sono verificate soprattutto su BitMEX, che offre prodotti con un'alta leva finanziaria. A causa di tale selloff, il valore di un Bitcoin su BitMEX è divenuto molto più basso rispetto agli altri exchange.

Soltanto quando BitMEX è andato offline per manutenzione al momento di massima volatilità (citando un attacco DDoS) le liquidazioni a cascata si sono interrotte e il prezzo si è rapidamente ripreso.

Quando le acque si sono calmate, Bitcoin era temporaneamente scivolato sotto i 4.000$ e poi tornato a circa 5.000$."

Questi eventi supportano la teoria secondo la quale Bitcoin non sarebbe mai dovuto arrivare a 3.000$. Spiegato quindi il motivo della ripresa a V e il veloce ritorno a 7.350$.

Fattore 3: rapida ripresa dai livelli di supporto

Sin dal 2018, il livello a 5.800$ rappresenta un supporto storicamente molto importante. Ad eccezione di dicembre 2018, ha sempre impedito al prezzo di scivolare a quota 4.000 o 3.000 dollari.

In appena sette giorni, Bitcoin è passato da 3.600$ a 5.800$. Il livello a 5.800$ ha agito da solido supporto dopo essere stato testato per ben tre volte a marzo, consentendo a BTC di godere di un rally esteso.

Svariati trader di alto profilo hanno dichiarato che, dopo aver superato i 7.300$, Bitcoin continuerà a crescere fino a raggiungere la resistenza a 7.700$.