Stando a quanto suggerito da nuovi dati relativi alle attività dei miner e al comportamento degli investitori, Bitcoin (BTC) è ancora nella “fascia bassa” di una bolla che interesserà il 2021.

Nel più recente sviluppo secondo cui la price action di BTC ha ancora un enorme potenziale di crescita, il ricercatore Geert Jan Cap ha mostrato i segnali rialzisti forniti dal thermocap di Bitcoin.

Il thermocap suggerisce che Bitcoin è solo agli inizi

Il thermocap è un parametro che mira a monitorare i cicli del prezzo di Bitcoin in base alle azioni intraprese dai miner e dagli investitori per quanto riguarda l’acquisto e la vendita di BTC.

Utilizza il cosiddetto thermocap multiple, che divide il prezzo di Bitcoin in un determinato giorno per il block reward cumulativo, ovvero tutte le ricompense guadagnate dai miner dal primo giorno del network.

Il valore risultante consente di scoprire quanto sia redditizio vendere a un certo prezzo, e di conseguenza spiegare il motivo per cui la volatilità dei prezzi ha interessato la criptovaluta in vari periodi della storia di Bitcoin.

Mostra la presenza di una bolla del prezzo con un rapporto segnale-rumore molto alto,” spiega un’introduzione al parametro, aggiungendo che il thermocap “consente il confronto tra picchi delle bolle” e “sembra mostrare un valore relativamente costante del multiple per livelli di prezzo ‘sani’.

Il 17 gennaio 2021, il thermocap multiple di Bitcoin era pari a 17,5, dopo un calo dal recente massimo a 20 raggiunto verso l’inizio del mese.

Considerando che storicamente l’attività riconducibile a una bolla avviene tra 16 e 60, risulta evidente che Bitcoin ha ancora uno spazio considerevole da esplorare nel corso di questo ciclo rialzista.

Thermocap di Bitcoin vs. grafico di BTC/USD
Thermocap di Bitcoin vs. grafico di BTC/USD. Fonte: Geert Jan Cap/ Twitter

Siamo ancora nella fascia bassa della fase di bolla del 2021,” ha riassunto Cap in un commento su Twitter.

I sell-off delle mani deboli definiscono i bear market di BTC

Per quanto riguarda le modalità in cui gli hodler causano e reagiscono ai movimenti di prezzo, lo statistico Willy Woo crede che un ciclo di vendita da parte delle mani deboli durante ogni bear market di Bitcoin sia un fenomeno dimostrabile che ha la precedenza sulle nuove narrative.

Domenica, Woo ha evidenziato il prezzo realizzato di Bitcoin (la somma di dollari statunitensi conservati nel network), superiore ai minimi registrati a fine 2018 e a marzo 2020. Nel primo caso, BTC/USD è crollato dell’85% rispetto al suo massimo precedente vicino a 20.000$.

Le mani deboli (compratori che investono in preda alla FOMO) si arrendono sempre consentendo ai compratori attenti e con mani forti di sfruttare le occasioni,” ha commentato.

“Questo avviene in OGNI ciclo ribassista.”
Grafico del prezzo realizzato di Bitcoin
Grafico del prezzo realizzato di Bitcoin. Fonte: Willy Woo/ Twitter

I commenti sono particolarmente rilevanti considerando i recenti trend del mercato, che hanno visto Bitcoin salire a 42.000$, crollare a 30.000$ e tornare nuovamente a 40.000$ nell’arco di una settimana.

Come riferito da Cointelegraph, i dati evidenziano il calo di wallet con piccoli saldi, mentre aumenta il numero di wallet con un saldo pari o superiore a 1.000 BTC. Gli analisti hanno segnalato il trasferimento di Bitcoin dai piccoli investitori alle whale, cercando di convincere i venditori a non separarsi dai loro fondi in condizioni così volatili.

La narrativa per ogni bear market e bull market cambia da ciclo a ciclo, ma il meccanismo effettivo è lo stesso,” ha concluso Woo.

“Ho trovato poco utile leggere notizie di mercato e narrative sul settore, a mio avviso è meglio monitorare i flussi di capitale in relazione ai modelli di comportamento dei partecipanti.”