Secondo un noto analista di Bloomberg, gli investitori dovrebbero prepararsi per una nuova correzione dei prezzi ma, nonostante ciò, Bitcoin (BTC) presto non verrà più considerato un asset di rischio.

Il 18 gennaio, durante una puntata del podcast Wolf Of All Streets, Mike McGlone, senior commodity strategist di Bloomberg Intelligence, ha lanciato l'allarme riguardo la narrativa unicamente rialzista dei mercati globali.

McGlone: Bitcoin è la crypto-scommessa meno rischiosa

Con Bitcoin in piena lotta per mantenere i suoi supporti, chi spera in un ritorno in forze dell'asset rimarrà probabilmente deluso dalle previsioni a medio termine di McGlone.

A parer suo, la Federal Reserve degli Stati Uniti smetterà di garantire i guadagni sfrenati delle azioni. Di conseguenza, il correlato mercato delle crypto potrebbe soffrirne.

"La regola aurea che sto divulgando da mesi consiste nel 'Non combattere la Fed'" afferma, aggiungendo:

"Se siete rialzisti su asset di rischio, state remando contro la Fed, e le criptovalute sono gli asset più rischiosi. È fondamentale ricordare che Bitcoin è la crypto meno rischiosa".

Dati i tentativi di contenere l'inflazione e diminuire drasticamente l'acquisto di asset da parte della Fed, le prospettive a breve termine restano certamente meno allettanti. Secondo McGlone, tuttavia, quando si tratta del fascino intrinseco di Bitcoin il tema acquisisce un altro aspetto.

"Credo che stia evolvendo da un asset risk-on ad un asset risk-off", dichiara, aggiungendo che "Bitcoin ne uscirà bene", al termine degli attuali sconvolgimenti politici.

"Ecco la mia previsione: i mercati finalmente ritracciano, con una correzione del 10%-20% sull'azionario. Proprio come funziona solitamente, tutte le correlazioni sono univoche. Bitcoin ne uscirà bene".
Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

La Fed contrasta il suo bilancio

Nel frattempo McGlone, famoso per le sue opinioni rialziste su Bitcoin in passato, è tutt'altro che il solo ad esortare prudenza.

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Come riportato da Cointelegraph, sono diversi i trader di Bitcoin a prepararsi a tempi difficili. Opinioni analoghe derivano da Arthur Hayes, ex-CEO della piattaforma di trading di derivati BitMEX.

"Le condizioni monetarie allentate degli Stati Uniti hanno sicuramente influenzato l'aumento astronomico del prezzo (anche se con qualche mese di ritardo)", dichiara l'imprenditore riferendosi al bilancio della Fed in un blog post inerente alla politica ed a Bitcoin.

"Da quando la crescita di M2% si è arrestata, Bitcoin ha iniziato a lateralizzare. Se M2 è tendente allo 0%, e possibilmente anche ad andare in negativo, in breve tempo, la conseguenza è che Bitcoin (in assenza di qualsiasi crescita asintotica nel numero di utenti o transazioni elaborate attraverso la rete) scenda molto più in basso."

Il grafico qui in basso sottolinea le implicazioni di una situazione molto più conservatrice.

BTC/USD vs. U.S. M2 massa monetaria (screenshot). Fonte: Arthur Hayes/Medium