L’attività di mining di Bitcoin (BTC) non sembra risentire del recente incremento di prezzo dell’asset, passato da 9.000$ all’inizio di luglio a circa 11.700$ nella giornata odierna.

Secondo dati forniti da Coinmetrics, l’hashrate ha avuto un picco intorno al 7 luglio ed è rimasto piatto o tendente alla decrescita.

Hashrate (verde) e difficoltà (rosso) di Bitcoin, media settimanale

Hashrate (verde) e difficoltà (rosso) di Bitcoin, media settimanale. Fonte: Coinmetrics

L’hashrate rappresenta la potenza di calcolo complessiva di tutti i miner, che cercano gli hash per creare nuovi blocchi validi. Generalmente c’è una correlazione molto forte tra questo valore e il prezzo, in quanto una crescita di BTC incrementa anche il margine di profitto per ogni miner.

A partire da luglio, però, l’hashrate sembra aver rallentato la sua corsa: la difficoltà ha registrato la sua prima diminuzione da giugno. La decrescita avvenuta a metà luglio, subito dopo un significativo aumento della complessità del problema, sembra suggerire che il meccanismo di equilibrio non abbia funzionato. Infatti la produzione di blocchi è rallentata, dato che la difficoltà era troppo alta rispetto all’hashrate disponibile.

Per la maggior parte di luglio il prezzo di Bitcoin è rimasto stabile, ma nella seconda metà del mese è cresciuto fino a raggiungere il picco di 11.500$. Nonostante siano passate due settimane dall’ultima fase di apprezzamento, l’hashrate è ancora inferiore ai massimi storici.

Durante una fase prolungata di espansione, l’hashrate tende a seguire il prezzo, dato che l’ingresso di nuovi miner incontra un limite nella supply chain delle attrezzature. Al di là di queste considerazioni, però, va segnalato come il settore stia ancora subendo le conseguenze della lotta intestina a Bitmain.

Come riportato precedentemente da Cointelegraph, le spedizioni di nuove attrezzature da mining sono state bloccate per almeno tre mesi.

La notizia arriva proprio mentre si acuisce lo scontro tra i due co-fondatori di Bitmain, Jihan Wu e Micree Zhan. Bitmain è uno dei maggiori produttori di dispositivi ASIC, anche se sin dall’inizio del 2020 competitor come MicroBT stanno facendo notevoli progressi.

A seguito del blocco delle spedizioni dei nuovi macchinari, una porzione notevole dei nuovi ASIC non è stata ancora messa sul mercato. Contemporaneamente, secondo ASICMinerValue, la crescita del prezzo di Bitcoin ha reso di nuovo profittevoli i vecchi dispositivi S9, nel caso in cui il prezzo della corrente sia di 0,04$/kWH o inferiore.

Con l’incremento delle operazioni dei rivali commerciali di Bitmain e il riavvio delle vecchie macchine da mining, è probabile che l’hashrate riprenderà presto a crescere.