La società di custodia crypto BitGo ha presentato domanda per una Initial Public Offering (IPO) negli Stati Uniti, con l'obiettivo di capitalizzare la rinnovata domanda istituzionale di infrastrutture per gli asset digitali sotto l'amministrazione Trump.

La società mira a quotare le sue azioni ordinarie di Classe A al New York Stock Exchange con il simbolo “BTGO”, secondo il modulo di registrazione S-1 depositato presso la SEC venerdì.

Al 30 giugno 2025, la società con sede a Palo Alto ha dichiarato circa 90,3 miliardi di dollari in asset sulla propria piattaforma. La sua base clienti comprende oltre 4.600 società e più di 1,1 milioni di utenti in 100 paesi.

BitGo supporta oltre 1.400 asset digitali e serve un mix di società native del settore crypto, istituzioni finanziarie, governi e individui con un patrimonio netto elevato. L'azienda vanta inoltre una copertura assicurativa da 250 milioni di dollari e il completamento degli audit SOC (Service Organization Control) 1 e SOC 2.

BitGo presenta la sua IPO negli Stati Uniti. Fonte: James Seyffart

Il CEO di BitGo manterrà il potere di voto

Il cofondatore e CEO di BitGo, Michael Belshe, manterrà il controllo attraverso una struttura azionaria a doppia classe, detenendo azioni di classe B con 15 voti ciascuna, rispetto a un voto per le azioni di classe A. Questa configurazione qualifica BitGo come “società controllata” secondo le regole del NYSE, esentandola da determinati standard di governance.

La richiesta di IPO arriva dopo il rilascio da parte della Federal Financial Supervisory Authority (BaFin) tedesca di una licenza estesa che consente alla filiale europea di BitGo di offrire servizi di trading, custodia, staking e trasferimento nell'ambito del quadro normativo Markets-in-Crypto-Assets (MiCA) dell'UE.

Negli ultimi mesi, numerose società crypto hanno fatto il loro ingresso sul mercato pubblico, tra cui l'emittente di stablecoin Circle, il crypto exchange Bullish e la società di lending basata su blockchain Figure.

US Bancorp rientra nel settore della custodia crypto

All'inizio di questo mese US Bancorp ha rilanciato i suoi servizi di custodia di asset digitali per gli investment manager istituzionali, dopo la revoca da parte dell'amministrazione Trump di una norma della SEC che imponeva alle banche di detenere capitale a fronte delle attività legate alle crypto.

Inizialmente la banca aveva lanciato il servizio nel 2021 con NYDIG, ma lo aveva sospeso a causa dei vincoli di conformità. Ora, con la revoca della norma, US Bancorp è rientrata nel settore crypto.

Nel frattempo, un numero crescente di istituzioni finanziarie tradizionali si sta orientando verso la custodia delle crypto.

A luglio, la più grande banca tedesca, Deutsche Bank, ha annunciato l'intenzione di consentire ai propri clienti di conservare criptovalute, tra cui Bitcoin, a partire dal prossimo anno. Inoltre, ad agosto, è stato riferito che Citigroup stava valutando l'intenzione di offrire servizi di custodia e pagamento in crypto.