Bittrex International, divisione internazionale dell'exchange statunitense di criptovalute Bittrex, ha annunciato che cesserà le operazioni in Venezuela e 30 altri paesi.

L'azienda non ha svelato i motivi della propria decisione

In una e-mail inviata ai clienti in Venezuela, Bittrex International ha annunciato che a partire dal 29 ottobre l'exchange bloccherà tutti i conti di origine venezuelana presenti sulla piattaforma. Ha pertanto esortato gli utenti a prelevare i propri fondi prima di questa data, senza tuttavia svelare il motivo di questa decisione.

Il Venezuela non è tuttavia l'unico paese costretto ad interrompere l'utilizzo dei servizi offerti da Bittrex: la compagnia pianifica infatti di chiudere i conti degli utenti di altre trenta nazioni, fra le quali Afghanistan, Egitto, Bosnia ed Erzegovina, Cambogia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio, Tunisia, Etiopia, Uganda e Yemen.

Venezuela e criptovalute

Lo scorso mese, il trading di Bitcoin (BTC) in Venezuela ha registrato un nuovo record. Questo incremento dei volumi è molto probabilmente legato al picco d'inflazione registrato dal Bolivar a luglio di quest'anno. Pare infatti che il tasso di svalutazione della moneta nazionale del Venezuela abbia raggiunto quota 10.000.000%, spingendo un numero sempre maggiore di cittadini a ricorrere a maniere alternative per proteggere i propri fondi.

Al fine di combattere l'inflazione e aggirare le sanzioni internazionali, lo scorso anno il Venezuela ha lanciato Petro, la criptovaluta nazionale il cui valore pare essere supportato dalle riserve petrolifere e minerarie del paese. A luglio, il presidente Nicolás Maduro ha ordinato al Banco de Venezuela di accettare Petro in tutte le sue filiali.