Questa settimana il prezzo di Bitcoin (BTC) torna indietro nel tempo, mentre il caos generato dai dazi doganali lo trascina verso il 2021.
Bitcoin cede le aree di supporto del bull market, con il completamento di un nuovo death cross in atto sul grafico giornaliero di BTC/USD.
La settimana del CPI è decisamente eclissata dai dazi commerciali statunitensi e dal loro impatto sempre più diffuso sui mercati azionari.
Gli operatori di mercato delle criptovalute e del TradFi paragonano la settimana al “lunedì nero” del 1987 e al crollo del mercato trasversale dettato dal COVID-19.
La platea di investitori speculativi su Bitcoin è decisamente a corto di risorse e probabilmente sempre più tentata di vendere in preda al panico.
Il sentiment è praticamente nullo, con il Fear & Greed Index della TradFi che registra il punteggio più basso della sua storia.
Death cross su BTC riporta in gioco i massimi del 2021
Secondo i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView, Bitcoin rischia di scendere sotto i precedenti massimi storici registrati a marzo 2024.
Grafico orario di BTC/USD. Fonte: Cointelegraph/TradingView
Dopo essere scivolato sotto i 75.000 dollari per la prima volta da novembre, BTC/USD sta rapidamente ripristinando le aree di supporto del bull market già arcihiviate da tempo. Tra queste, i 69.000 dollari, soglia apparsa per la prima volta nel 2021.
Il crollo, avvenuto in forma analoga alcuni giorni dopo le forti flessioni dei mercati azionari, ha colto molti di sorpresa.
Is our uncorrelated hedge in the room right now?
— Charles Edwards (@caprioleio) April 6, 2025
“Questa è l'ultima possibilità per $BTC di mantenere la sua struttura macro rialzista”, riassume l'analista Kevin Svenson su X.
Grafico giornaliero di BTC/USD. Fonte: Kevin Svenson/X
Tra le trendline attualmente perse come supporto figura la media mobile esponenziale (EMA) a 50 settimane situata a circa 77.000 dollari.
In un thread X riguardante la settimana entrante, il trader CrypNuevo definisce la violazione di tale livello da parte dei prezzi come “l'unico trigger short a cui presterò attenzione”.
“Se dovessimo scendere al di sotto del supporto e tornare al di sopra di esso, allora lo considererò come una deviazione e ciò costituirà il mio trigger long per un rialzo fino a 87.000$”, scrive.
Grafico settimanale di BTC/USDT con 50EMA. Fonte: CrypNuevo/X
Material Indicators segnala la presenza di un “death cross” spiazzante sui timeframe giornalieri. Tale segnale tipicamente ribassista comporta l'incrocio della media mobile semplice (SMA) a 50 giorni al di sotto dell'equivalente a 200 giorni.
“Il momentum che attraversa il Death Cross pone BTC di fronte a un test di supporto macro critico”, comunica ai follower di X.
“Restate sintonizzati...”
Grafico giornaliero di BTC/USD con 50, 200 SMA. Fonte: Cointelegraph/TradingView
Settimana del CPI all'insegna del taglio d'emergenza dei tassi
Analogamente alla scorsa settimana, i dazi commerciali statunitensi si confermano il principale elemento di discussione sui mercati finanziari di tutto il mondo.
L'impatto delle misure annunciate la scorsa settimana continua a manifestarsi, mentre lo slancio al ribasso degli asset di rischio è alimentato dalla prospettiva di ulteriori dazi, previsti per il 9 aprile.
Rivolgendosi ai media tradizionali durante il fine settimana, il Segretario al Commercio Howard Lutnick avrebbe confermato che il governo statunitense procederà senza indugio con le misure.
“I dazi sono in arrivo”, così si è espresso a CBS News.
Con il sentiment in picchiata e il panico tra gli operatori di mercato, dai desk di trading agli hedge fund, si presta poca attenzione agli altri potenziali catalizzatori di volatilità della settimana.
Si tratta dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti, di per sé un argomento chiave in quanto i dazi rischiano di provocare una crescita inaspettata dei prezzi.
Le emissioni di marzo dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) e dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) sono previste rispettivamente per il 10 e l'11 aprile.
In precedenza, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, aveva affermato che le tariffe avrebbero avuto un effetto tangibile sulla lotta all'inflazione negli Stati Uniti, ma che sarebbe stato difficile valutarlo con precisione in anticipo.
“Man mano che le nuove politiche e i loro probabili effetti economici diventeranno chiari, riusciremo a comprendere meglio le implicazioni per l'economia e per la politica monetaria”, ha successivamente affermato durante un intervento della scorsa settimana.
Confronto tra le probabilità di tasso obiettivo della Fed per la riunione del FOMC di maggio. Fonte: CME Group
Le aspettative di mercato di un allentamento della politica della Fed per controbilanciare i dazi si riflettono chiaramente nelle previsioni sui tassi d'interesse.
Gli ultimi dati forniti dal FedWatch Tool del CME Group segnalano che il consenso è favorevole a un taglio dei tassi dello 0,25% in occasione della riunione di maggio della Fed, in anticipo rispetto alla scadenza di giugno ipotizzata fino al fine settimana.
Nei circoli informali, compresi i social media e le piattaforme di previsione come Polymarket, le ipotesi di un taglio dei tassi “di emergenza” in tempi brevi sono in rapida ascesa.
Nel fine settimana, il fondatore e CEO di Professional Capital Management, Anthony Pompliano, ha pronosticato: “La Federal Reserve potrebbe essere costretta a tagliare presto i tassi di emergenza”.
“L'inflazione è scesa ai livelli più bassi dal 2020. Se continua così, si tratterà di un GRANDE problema”.
Probabilità di un taglio dei tassi Fed nel 2025 al 7 aprile. Fonte: Polymarket
Replica del “Lunedì nero” del 1987 o del COVID-19?
Nell'immediato, si teme che gli “effetti” dei dazi comportino un crollo dei mercati simile al “lunedì nero” del 1987.
Come riportato da Cointelegraph, le reazioni dei mercati alla prima ondata di dazi reciproci hanno gettato le basi per turbolenze all'imminente apertura di Wall Street.
A 10% dip in two consecutive days has only happened for the fourth time in history.
— Michaël van de Poppe (@CryptoMichNL) April 6, 2025
October 1987.
October 2008.
March 2020.
April 2025.
In 1987 & 2020, it marked the bottom.
In 2008, it took one more month to mark the bottom.
Grafico giornaliero di BTC/USDT con RSI. Fonte: Michaël van de Poppe/X
La risorsa di trading The Kobeissi Letter ha menzionato le forti perdite dei titoli cinesi e giapponesi durante la prima sessione di trading della settimana in Asia.
“Stiamo assistendo alle prime discontinuità del mercato da marzo 2020”, riporta.
Kobeissi descrive quindi il sentiment di mercato come “polarizzato”, tracciando molteplici paragoni con il crollo incrociato dei mercati avvenuto a marzo 2020 in occasione del COVID-19.
"Questo è di gran lunga il momento di maggior panico che abbiamo riscontrato sul mercato da marzo 2020. In effetti, potremmo sfiorare livelli di panico degli investitori SUPERIORI a quelli di marzo 2020”, conclude.
“Attualmente gli investitori tendono a correre verso l'uscita”.
Si moltiplicano le perdite dei nuovi hodler di Bitcoin
In merito a Bitcoin, la schiera di investitori che probabilmente capitolerà per prima è quella dei detentori di breve termine (STH), le entità più speculative del mercato con una data di acquisto compresa negli ultimi sei mesi.
Come riportato da Cointelegraph, tali investitori sono molto sensibili alla volatilità dei prezzi di BTC e il loro panic selling genera un circolo vizioso per il mercato.
I dati offerti dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant evidenziano oggi come la schiera degli STH sia sempre più in crisi.
Il rapporto SOPR (Spent Output Profit Ratio), che tiene traccia delle monete dei STH che si muovono in profitto o in perdita, è attualmente al di sotto del pareggio.
“Quando il SOPR scende al di sotto del valore di 1,0, riflette che gli investitori a breve termine stanno realizzando perdite: classico segnale di capitolazione”, sottolinea Yonsei Dent, collaboratore di CryptoQuant, in uno dei suoi blog post “Quicktake”.
”Analizzando il 2024, le principali correzioni dei prezzi sono state accompagnate da bruschi cali del STH-SOPR, spesso raggiungendo o scendendo al di sotto della banda di deviazione standard -2. Tali momenti - in particolare a maggio, luglio e agosto - si sono allineati a periodi di panic selling tra gli operatori di mercato a breve termine”.
STH-SOPR di Bitcoin. Fonte: CryptoQuant
Al di sotto degli 80.000 dollari, BTC/USD è ora ampiamente al di sotto della base di costo aggregata per gli investitori STH, conferma CryptoQuant.
La base di costo aggregata totale di Bitcoin, che include anche i detentori a lungo termine, è attualmente pari a 43.000 dollari.
Base di costo degli STH di Bitcoin. Fonte: CryptoQuant
Il sentiment eclissa i record ribassisti
In una situazione sconfortante e apparentemente bizzarra, il sentiment ribassista sui mercati tradizionali, misurato dall'indice Fear & Greed, è precipitato agli estremi.
Gli ultimi dati dell'indice, che utilizza un paniere di fattori per calcolare l'umore del mercato, forniscono una lettura di soli 4/100.
“Non è mai stato così basso: né durante il COVID, né dopo il crollo di FTX”, commenta Atlas, esperto di criptovalute.
Fear & Greed Index. Fonte: CNN
Le criptovalute continuano a fronteggiare meglio le difficoltà, con il Crypto Fear & Greed Index che in data odierna si attesta a 23/100.
Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me
Al di là del panico, alcune opinioni suggeriscono prudentemente che ora è il momento ideale per “comprare il ribasso”, che si tratti di azioni o criptovalute.
“Ciò non significa necessariamente che il minimo assoluto sia stato raggiunto, ma in generale rappresenta almeno un'opportunità localizzata”, sostiene su X Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, fondo quantitativo su Bitcoin e asset digitali.
Edwards analizza le argomentazioni sia rialziste che ribassiste e conclude che permangono molti rischi, soprattutto per il bull market di Bitcoin.
"Ad essere onesti, Bitcoin si è comportato ottimamente la scorsa settimana, ma ha recuperato terreno (al ribasso) durante il fine settimana. In attesa di importanti notizie impreviste, sarà difficile per Bitcoin contrastare un evento di correlazione=1 tra gli asset di rischio, come abbiamo visto fare a inizio 2020”, aggiunge l'esperto, concludendo:
"Detto questo, va notata una forza relativa storicamente significativa. Possiamo probabilmente aspettarci che Bitcoin compia il rally più intenso dal bottom, ovunque e in qualsiasi momento”.