A partire dal prossimo mese, cinque importanti case automobilistiche — BMW, General Motors, Ford, Renault e Honda — testeranno un sistema basato sulla tecnologia blockchain per il riconoscimento delle automobili e i pagamenti automatici dei pedaggi.

ID digitali e pagamenti automatici

Secondo quanto riportato dal portale d'informazione Nikkei Asian Review, questa collaborazione mira a realizzare un sistema di identificazione dei veicoli, sviluppato nell'ambito della Mobility Open Blockchain Initiative.

Per questo progetto ad ogni automobile verrà assegnato un ID digitale legato a proprietà, alla cronologia dei servizi e ad un portafoglio, consentendo al veicolo di pagare automaticamente eventuali tariffe senza l'utilizzo di un hardware specializzato.

Le cinque aziende sperano che questo sistema venga applicato su larga scala per connettere i veicoli elettrici, così che spese come soste e pedaggi possano essere automaticamente registrate e pagate non appena il veicolo viene collegato alla corrente per caricare la batteria.

Blockchain nel settore automobilistico

Ad agosto di quest'anno, IOTA ha stretto una collaborazione con il celebre produttore di automobili Jaguar Land Rover per la realizzazione di un sistema che permetta di tenere traccia, grazie all'utilizzo della tecnologia blockchain, dei consumi energetici delle automobili.

A luglio Daimler, società madre del popolare marchio Mercedes-Benz, ha annunciato una partnership con la start-up Riddle & Code al fine di realizzare un wallet hardware di criptovalute per automobili. Al tempo Tom Fürstner, CEO di Riddle & Code, aveva commentato riguardo all'iniziativa:

"Affinché le vetture autonome siano affidabili, il loro comportamento deve essere costante. Le moderne automobili sono già dispositivi informatici: un'identità sicura garantisce che le giuste autorità abbiano approvato il codice eseguito all'interno del veicolo, e che vengano scambiati soltanto dati affidabili. RIDDLE&CODE offre questa garanzia grazie all'utilizzo del suo hardware crittografico, che trasforma le automobili in vere e proprie piattaforme di future market."