Durante il secondo Bund Summit, tenutosi il 25 ottobre, il direttore Fintech della Bank of England (BoE) Tom Mutton ha dichiarato che, nonostante le CBDC siano "un punto focale" per la BoE, la posizione che la banca aveva assunto lo scorso marzo in merito alla classe di asset non è cambiata:

"Non abbiamo preso alcuna decisione sul lancio o meno di una CBDC retail, ma stiamo esplorando i pro e i contro con interesse". 

In particolare, il dirigente della BoE ha dichiarato che la banca centrale sta esaminando le opzioni di pagamento per chi è stato maggiormente danneggiato dal COVID, "per fornire trasferimenti sicuri, efficienti e convenienti a clienti e commercianti".

Mutton ha poi esaminato i tre elementi chiave che, a suo parere, una CBDC dovrebbe avere: in primis, la privacy è un pilastro "non negoziabile"; in secondo luogo, l’emissione della valuta "non deve produrre alcun danno alla stabilità monetaria e finanziaria"; infine, qualsiasi CBDC "deve essere in grado di coesistere con le banconote e il denaro circolante.” 

Secondo Mutton, le sfide che le banche centrali dovranno affrontare nell'emissione di una CBDC includono la promozione della concorrenza e dell'innovazione tra le altre forme di denaro, la garanzia che la tecnologia non "si imponga sulla politica" e la collaborazione con altre istituzioni per trovare soluzioni. 

Mutton ha inoltre precisato che "le banche centrali non possono fare tutto da sole: devono collaborare con un'ampia gamma di stakeholder, data l'ampiezza delle sfide presentate dalle CBDC".

Tali affermazioni sono coerenti con quelle di altri dirigenti dell’ente centrale britannico. A luglio, il governatore della BoE, Andrew Bailey, aveva dichiarato che la banca stava esaminando la possibilità di emettere una stablecoin ancorata alla valuta fiat. Tuttavia, anche Bailey in passato ha duramente criticato le crypto come Bitcoin (BTC), affermando che non hanno alcun "valore intrinseco".