Pavel Durov, CEO di Telegram, ha confermato che la compagnia abbandonerà il progetto Telegram Open Network (TON) e i relativi token Gram dopo una lunga battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

Pertanto, dopo aver annunciato TON e Gram nel 2017, Telegram terminerà ufficialmente la propria partecipazione al progetto.

Questa sentenza mette in dubbio la sovranità delle giurisdizioni di tutto il mondo

All'interno dell'annuncio, dal titolo "Cos'era TON e perché è tutto finito", Durov sostiene di aver preso la decisione di abbandonare il progetto dopo che un tribunale statunitense ha vietato a Telegram la distribuzione di Gram in tutto il mondo:

"Un tribunale americano ha decretato che i Gram non potevano essere distribuiti non soltanto negli Stati Uniti, ma a livello globale. Perché? Perché a loro parere un cittadino americano avrebbe potuto trovare un modo per accedere alla piattaforma TON dopo il suo lancio.

Pertanto, per evitare ciò, hanno vietato la distribuzione dei Gram in tutto il mondo. Anche se qualsiasi altro Paese del pianeta non aveva espresso alcun problema in merito a TON."

Durov ha espressamente criticato l'impegno dimostrato dal governo statunitense nell'impedire il lancio di un progetto basato sui principi di decentralizzazione introdotti da Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH).

Il CEO ha poi ribadito che, quando si tratta di finanza e tecnologia, la comunità è ancora troppo dipendente dagli Stati Uniti:

"Sfortunatamente noi, vale a dire il 96% della popolazione del mondo che vive altrove, siamo ancora dipendenti dai decisori eletti dal 4% che vive negli Stati Uniti."

Durov ha anche sottolineato che la sentenza del tribunale mette in dubbio la sovranità delle giurisdizioni di tutto il mondo:

"Questa decisione del tribunale implica che gli altri Paesi non godono della sovranità necessaria per decidere cosa sia giusto o sbagliato per i propri cittadini.

È come se gli Stati Uniti improvvisamente decidessero di vietare il caffè e ordinassero la chiusura delle caffetterie in Italia perché potrebbero essere visitate da alcuni americani... dubito che qualcuno sarebbe d'accordo."

Lo scontro fra la SEC e Telegram

Telegram ha pertanto perso la propria battaglia legale con la SEC, che aveva ordinato l'interruzione del progetto TON nell'ottobre del 2019, a pochi giorni dal lancio ufficiale del network.

Al tempo Stephanie Avakian, Co-Director della Division of Enforcement della SEC, aveva dichiarato:

"La nostra azione di emergenza di oggi ha lo scopo di impedire a Telegram di inondare i mercati statunitensi con token digitali che riteniamo siano stati venduti illegalmente. Crediamo che Telegram non abbia fornito agli investitori informazioni relative alle operazioni commerciali, alle condizioni finanziarie, ai fattori di rischio e alla gestione di Gram e delle attività di business."

Parere condiviso anche da Steven Peikin, anch'egli Co-Director della Division of Enforcement, che aveva commentato:

"Abbiamo più volte ripetuto che non è possibile aggirare le leggi federali semplicemente etichettando il proprio prodotto come valuta o token digitale. Telegram cerca di ottenere tutti i vantaggi di un'offerta pubblica, senza tuttavia rispettare le responsabilità di divulgazione ideate per proteggere il pubblico degli investitori."

A marzo di quest'anno, nonostante la vittoria della SEC fosse ormai praticamente certa, la community di sviluppatori di TON ha sottolineato che nessuno può realmente impedire il lancio del network:

"La community era pronta a questo (o a un altro) scenario. Abbiamo diverse opzioni, tra cui il lancio di TON da parte della TCF [TON Community Foundation]. E vi dirò di più, nessuno (ma proprio nessuno) può impedire il lancio di TON da parte di qualsiasi altra entità, persona o comunità, poiché TON è una soluzione decentralizzata open-source.

Esistono già due diversi testnet, e all'interno della comunità esiste almeno un gruppo che prevede di procedere con il lancio."

Ciononostante, il mese scorso Pavel Durov ha accettato la decisione del tribunale e annunciato un programma di rimborso per gli investitori.

Il progetto del Telegram Open Network continuerà

Anche Mitja Goroshevsky, noto membro della community di TON nonché CTO di TON Labs, ha confermato che lo sviluppo del progetto continuerà anche senza il supporto diretto di Telegram:

"Beh, mi sembra abbastanza chiaro. Pavel è stato costretto a rilasciare tali dichiarazioni. Ma sono d'accordo con ogni singolo suo pensiero, specialmente l'ultimo relativo alla decentralizzazione. È perfettamente in linea con gli obiettivi di Free TON.

Continueremo a sviluppare, costruire e distribuire TON in tutto il mondo, lo faremo arrivare nelle mani di milioni di persone. Perché si tratta di un obiettivo giusto!"

Persino lo stesso Durov ha, nel suo ultimo annuncio, incoraggiato il lancio indipendente del network:

"Voglio concludere questo messaggio augurando buona fortuna a coloro che lottano per la decentralizzazione, l'equilibrio e l'uguaglianza nel mondo.

State lottando una giusta battaglia, potrebbe persino essere la battaglia più importante della nostra generazione. Speriamo che voi possiate avere successo dove noi abbiamo fallito."