Michael Saylor, CEO di MicroStrategy e sostenitore di Bitcoin (BTC), ha dichiarato che Ether (ETH) è "ovviamente" una security e ribadito che BTC è l'unica vera commodity nel settore delle criptovalute.

In un'intervista rilasciata ad Altcoin Daily, è stato chiesto a Saylor cosa ne pensasse della classificazione di BTC ed ETH come commodity da parte di alcuni senatori statunitensi – come Kirsten Gillibrand e Cynthia Lummis – oltre che da esponenti della Securities and Exchange Commission (SEC) e della Commodities Futures Trading Commission (CFTC).

Saylor ha illustrato le differenze fondamentali tra le reti Bitcoin ed Ethereum, suggerendo che solo la prima è rimasta invariata nel corso degli anni:

"Penso che Ethereum sia una security, credo sia abbastanza ovvio: [...] è stata emessa tramite una ICO, c'è un team di gestione, c'è stato un pre-mine, c'è stato e ci sono continui hard fork, c'è una 'difficulty bomb' che viene continuamente posticipata."

Il CEO ha sostenuto che la costante necessità di aggiornamenti del software su una rete guidata da un team o da un'entità rappresenta un indicatore del fatto che ETH sia una security. Ha a tal proposito citato il continuo posticipo della “difficulty bomb”, la quale "ucciderà" l'intero settore del mining di ETH.

Secondo Saylor, perché un bene digitale possa essere classificato come commodity, deve essere supportato da un "protocollo completamente decentralizzato, che nessuno può cambiare, anche se volesse farlo. Per essere una commodity non può esserci un emittente, e non è possibile prendere decisioni. Una delle intuizioni fondamentali del settore delle criptovalute riguarda il fatto che cambiare il protocollo lo rende una security."

Le security sono generalmente descritte come strumenti finanziari fungibili e negoziabili, che vengono utilizzati per raccogliere capitali in mercati pubblici o privati. Mentre le commodity sono viste come beni o asset che hanno un'utilità monetaria. Asset come l'oro e l'argento sono considerati hard commodity, mentre le soft commodity sono il riso o il tè.

Saylor ha ribadito che BTC è una commodity in quanto il nucleo della rete Bitcoin non può essere alterato, proprio come la composizione fisica dell'oro:

"Se vuoi affermarti come commodity digitale, allora stai cercando di creare qualcosa di simile all'oro nel cyberspazio."

Ma nonostante le argomentazioni di Saylor, la rete Bitcoin ha in realtà assistito diversi aggiornamenti nel corso degli anni. Il più importante nella storia recente è stato il soft fork Taproot del novembre 2021, che mirava a migliorare le capacità di scripting e la privacy di Bitcoin.

Per quanto riguarda Cardano (ADA), Saylor ha ancora una volta ribadito i suoi sentimenti massimalisti:

"Penso che tutte le reti Proof-of-Stake siano delle securities e che siano tutte molto rischiose. [...] È al di sopra del mio livello di competenza, le autorità di regolamentazione decideranno se permettere o meno che continuino."

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Uno dei motivi per cui il CEO di MicroStrategy preferisce Bitcoin a tutte le altre criptovalute è semplice: teme che le altcoin siano security token non conformi, e che potrebbero pertanto scomparire una volta regolamentate.

Saylor ha continuato ad acquistare BTC nonostante il crollo del valore dell'asset nel 2022: al 29 giugno, l'azienda deteneva 129.699 BTC per un valore di circa 3,98 miliardi di dollari.