Bitcoin (BTC) si avvicina lunedì ai 40.000$ mentre la nuova settimana inizia col botto per i rialzisti.

Un weekend calmo ma positivo è culminato in uno spettacolare rally nella notte di domenica, che ha spinto rapidamente BTC/USD verso il limite superiore del range di trading in cui è intrappolato ormai da mesi.

Con i fondamentali favorevoli e un sacco di ribassisti liquidati, Bitcoin sembra pronto a visitare livelli intoccati da diverse settimane.

Cosa potrebbe influenzare la price action durante la settimana? Cointelegraph prende in esame cinque fattori da considerare per inquadrare i movimenti di BTC nei prossimi giorni.

Bitcoin diretto verso i 40.000$

Naturalmente, la price action nel mercato spot è attualmente l’argomento sul radar di tutti. In 24 ore, Bitcoin ha registrato un guadagno di quasi il 15%.

Pur non avendo ancora superato i 40.000$, il prezzo non visitava i livelli attuali da metà giugno, e il sentiment rialzista è tornato nei mercati.

La scalata è iniziata lentamente dopo la conferenza “The₿ Word” di settimana scorsa, che ha visto figure come Jack Dorsey e Elon Musk elogiare Bitcoin.

Tuttavia, non si è verificato subito un breakout, e il progresso è stato lento. Gli analisti sono rimasti prudenti, suggerendo che il mercato sarebbe potuto crollare facilmente a nuovi minimi.

Al contrario, Bitcoin si è mosso verso l’alto lentamente durante la settimana, conquistando i 34.500$ nel weekend e aprendo le porte a un ulteriore rialzo.

Un movimento d’impulso era stato ampiamente anticipato da molti, tra cui il collaboratore di Cointelegraph Michaël van de Poppe, offrendo potenziali target all’interno del range a medio termine con i 42.000$ come limite massimo.

Lunedì, però, persino van de Poppe è apparso sconcertato dall’aggressività del movimento rialzista, definendolo una “sorpresa.”

“Dopo una mossa del genere per Bitcoin, le altcoin faranno altrettanto,” ha previsto su Twitter.

“Alcune vanno alla grande nelle loro coppie contro BTC, come Cardano e Ethereum che stanno rimbalzando bene. Ottimo!”
Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp)
Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Il noto trader Crypto Ed è risultato invece più cauto. Evidenziando l’analisi delle onde di Elliott, ha affermato che un ritorno del bull market non sarà privo di punti dolenti. A suo avviso, il prezzo potrebbe tornare a 29.000$ dopo aver toccato i 42.000$, in linea con le sue previsioni precedenti.

“Per chi segue le onde di Elliott: dal punto di vista tecnico, la mossa verso nuovi minimi è ancora possibile finché non spezziamo la linea 2. Tuttavia, in base alla rapidità di questo movimento impulsivo, mi aspetto un breakout sopra la 2 invalidando la mossa verso i 26.000$-27.000$.”

“Questo non significa che saliremo in una linea retta, pullback/correzioni/retest avverranno dopo la rottura dei 42.000$, ma nuovi minimi sono molto improbabili una volta superati i 41.500$-42.000$,” ha twittato lunedì.

La Cina smorza il sentiment nei mercati azionari

La relazione in calo di Bitcoin con i mercati tradizionali torna sotto i riflettori, facendo apparire la price action ancora più “impulsiva.”

Di recente, la crescita delle azioni è stata accompagnata da performance piatte o persino negative in BTC/USD, ma negli ultimi giorni la situazione si è capovolta. Ora, le azioni annaspano a causa di turbolenze dalla Cina, mentre Bitcoin torna al rialzo.

Nuove misure restrittive da Beijing hanno fatto passare in secondo piano la precedente forza nei mercati statunitensi, e combinate con le crescenti preoccupazioni sull’inflazione e sul tapering degli stimoli della banca centrale creano un’atmosfera instabile, come ha spiegato lunedì un’analista a Bloomberg.

“La seconda metà dell’anno sarà caratterizzata da questo contesto di bicchiere mezzo pieno, mezzo vuoto,” ha commentato Virginie Maisonneuve, global chief investment officer for equity presso Allianz Global Investors.

Come Crypto Ed continua a sottolineare, nel frattempo, la forza del dollaro statunitense è un altro fattore da considerare nel breve termine. Attualmente ancora in fase di ripresa, molti si aspettano che l’indice del dollaro statunitense (DXY) raggiunga massimi locali a circa 94 prima di tornare al ribasso, e questo sviluppo darà a Bitcoin un po’ di respiro.

Fino ad allora, però, il DXY potrebbe mettere sotto pressione i mercati delle criptovalute.

“Mi aspetto che il DXY perda di più nei prossimi giorni, e BTC dovrebbe continuare la sua ripresa,” ha spiegato giovedì condividendo un grafico.

“Come ho già twittato un paio di volte: la vera forza per le crypto ritorna quando il DXY ha completato la mossa verso la zona rossa e torna a puntare verso la zona verde.”
Grafico del DXY con zone target
Grafico del DXY con zone target. Fonte: Crypto Ed/Twitter

“REKT!” Bitcoin infligge il massimo dolore agli short

La crescita è sempre positiva? Non se hai posizioni short in BTC.

Come avevano suggerito di recente i commentatori mentre BTC/USD era ancora vicino ai 30.000$, lo scenario di “massimo dolore” non sarebbero state nuove perdite, ma una drastica inversione verso l’alto.

Questo è esattamente ciò che è successo. L’improvviso aumento del 15% è costato caro a chi si aspettava un crollo imminente.

Stando alla risorsa di monitoraggio Bybt, lunedì le liquidazioni in 24 ore hanno raggiunto 1,1 miliardi di dollari, la cifra più alta registrata sin dal 18 maggio.

“111.000.000$ in short liquidati in 10 minuti,” ha aggiunto l’analista William Clemente III, citando ulteriori dati dalla società di analisi Glassnode.

“REKT.”

Grafico delle liquidazioni di posizioni short nel mercato dei future su Bitcoin
Grafico delle liquidazioni di posizioni short nel mercato dei future su Bitcoin. Fonte: William Clemente III/Twitter

Questa non è certo la prima volta che i ribassisti vengono colti alla sprovvista. La natura di Bitcoin ha assicurato più e più volte che chi è eccessivamente negativo finisce per essere cacciato fuori.

La difficoltà pronta ad aumentare dopo due mesi

La ripresa dei fondamentali di Bitcoin, in corso già da molto prima di quella del prezzo, continua senza sosta anche questa settimana.

L’hash rate si sta avvicinando nuovamente a 100 exahash al secondo (EH/s), un segnale positivo accompagnato dalla crescente decentralizzazione del mining nel suo complesso.

La crescita è stata notevole nell’ultima settimana, iniziata con l’hash rate ancora vicino ai minimi locali di 83 EH/s. Al suo picco prima della correzione del prezzo avvenuta a maggio, l’hash rate aveva raggiunto 168 EH/s.

Una situazione simile è evidente nella difficoltà del network. Al momento della stesura, le stime indicano un aumento circa del 3,7% in occasioni del prossimo adeguamento tra cinque giorni.

Se le previsioni dovessero concretizzarsi, sarebbe la prima regolazione positiva della difficoltà dal crollo del mining a maggio, e un forte segnale che gli effetti delle successive turbolenze sono stati mitigati.

Grafico della difficoltà di Bitcoin
Grafico della difficoltà di Bitcoin. Fonte: Blockchain.com

Il dubbio concetto della ”ecosostenibilità” di Bitcoin rimane un argomento importante, mentre i grandi miner sfruttano la narrativa per rassicurare i mercati scettici sulla longevità di Bitcoin.

Le statistiche parlano da sole, l’energia rinnovabile e sostenibile alimenta sempre di più il network di Bitcoin, mentre i miner si trasferiscono in giurisdizioni adeguate.

Continua la “extreme fear” da record

Chi invece teme che il recente rialzo sia stato “troppo e troppo presto” potrebbe rincuorarsi osservando il sentiment relativamente calmo che l’ha accompagnato.

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Stando al Crypto Fear & Greed Index, la svolta verso i 40.000$ non ha cambiato l’atmosfera generale nel mercato, caratterizzata dalla “paura.”

Lunedì, l’indice ha mostrato un valore di 26/100, segnalando paura invece di avidità o un’atmosfera “neutrale.” Questo implica che Bitcoin potrebbe aumentare ulteriormente senza spingere gli investitori ad essere eccessivamente avidi e inclini a causare un sell-off.

“Il fear and greed index di Bitcoin è rimasto sotto i 40 per più di 2 mesi, il periodo più lungo di sempre,” ha sottolineato settimana scorsa Danny Scott, CEO dell’exchange CoinCorner.

“Tuttavia, siamo ancora intorno ai 30.000$.”
Crypto Fear & Greed Index, 26 luglio
Crypto Fear & Greed Index, 26 luglio. Fonte: Alternative.me

Gli ultimi mesi hanno visto un regno della “extreme fear,” sentiment che di recente ha caratterizzato anche i mercati tradizionali.