Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana di trading a livelli più bassi. Lunedì, il prezzo è temporaneamente scivolato sotto i 32.000$ e i rialzisti sono in difficoltà.
Quale potrebbe essere il prossimo passo? Con le previsioni positive nel breve termine ormai piuttosto rare, sembra che al momento gli investitori non siano interessati alle criptovalute.
Sullo sfondo di incertezza macroeconomica, volumi bassi e ipotesi sulla fine del bull market, Bitcoin ha molto da fare per convincere il mercato che la prospettiva tornerà favorevole.
Cointelegraph elenca cinque fattori da considerare nell’analisi dei possibili movimenti in BTC/USD nei prossimi giorni.
La Fed torna sotto i riflettori
Questa settimana, l’attenzione degli investitori è concentrata sulla Federal Reserve degli Stati Uniti
Dopo i commenti di settimana scorsa del presidente Jerome Powell, il dollaro statunitense ha registrato guadagni notevoli, mentre le azioni hanno assistito a un sell-off dovuto al riposizionamento degli operatori di mercato. Il Dow Jones, per esempio, ha perso il 3,5% in un giorno, la performance peggiore dallo scorso ottobre.
La volatilità si è intensificata quando Powell ha suggerito che presto la Fed potrebbe ridurre i suoi interventi nel mercato. Questa è diventata una pratica standard nell’ambito della sua risposta alla pandemia di coronavirus e alle successive chiusure economiche.
Un calo degli acquisti, che CNBC indica ammontare attualmente a circa 120 miliardi di dollari al mese, presenta quindi un cambiamento significativo. Powell presenterà nuovi commenti martedì, stavolta in Senato, e molti ritengono che fornirà maggiori informazioni sulle notizie descritte a grandi linee settimana scorsa.
“Senza dubbio sono molto interessato a ciò che Powell ha da dire,” ha spiegato venerdì Peter Boockvar, chief investment officer di Bleakley Global Advisors.
“Ora indicheranno le clausole scritte in piccolo della dichiarazione e dei commenti di Powell.”
In caso di sorprese, la volatilità che ha caratterizzato gli ultimi giorni potrebbe proseguire. Le buone notizie per il dollaro, come segnala spesso Cointelegraph, tendono ad essere negative per la price action di Bitcoin.
“Il grafico di BTC non mi ha dato una bella impressione quando mi sono svegliato,” ha riassunto il noto trader Crypto Ed.
“A mio avviso, una delle ragioni è l’improvvisa forza del DXY a partire dalla scorsa settimana.”
Proseguendo, ha aggiunto che il dollaro potrebbe continuare a “fare pressione” su Bitcoin finché l’indice del dollaro statunitense (DXY) non arriva a circa 94 dai suoi livelli attuali di 92,2.

Banca cinese rimuove comunicato anti-crypto dopo pochi minuti
La price action di Bitcoin nel mercato spot non appare molto forte, ma chi è il responsabile?
Oltre alla Fed, un’altra economia sta influenzando nuovamente i mercati crypto, stavolta in modo più diretto: la Cina. In un comunicato, l’Agricultural Bank of China, la terza più grande del paese, ha dichiarato esplicitamente che i suoi servizi non possono essere usati per transazioni legate alle criptovalute.
“L’Agricultural Bank of China ha annunciato che non consentirà transazioni di valute virtuali e attività correlate,” ha segnalato la testata incentrata sulla Cina 8btc, traducendo il documento originale per gli utenti di Twitter.
“I conti dei clienti che partecipano a tali attività verranno chiusi e le relazioni con il cliente terminate.”
Il risultato della dichiarazione è stato immediatamente riconoscibile. Bitcoin è crollato di oltre 1.000$ in pochi minuti prima di rimbalzare a 33.000$.
Questo comportamento è tutt’altro che sorprendente, ma ora la pazienza si sta esaurendo per le reazioni impulsive alle notizie dalla Cina. L’ultimo episodio si è dimostrato un esempio calzante quando la banca ha eliminato l’annuncio poco dopo la sua pubblicazione, ma il danno era stato fatto:
“Una spiegazione rapida per chi è confuso a proposito di AGBank. L’Agricultural Bank of China ha rilasciato un annuncio indicando che qualsiasi cliente coinvolto in attività crypto vedrà i propri conti bloccati. 15 minuti più tardi sembra che abbia eliminato il comunicato.”
Quick explainer for those confused re AGbank
— db (@tier10k) June 21, 2021
The agricultural bank of china released an announcement saying any customers dealing with crypto will have accounts closed
15 mins later it appears they deleted the notice
2021 getting rugged by the third largest bank in the world pic.twitter.com/qXax70lqgA
Nel complesso, non è cambiato fondamentalmente nulla nella posizione del governo cinese su Bitcoin dal suo controverso divieto sul trading introdotto a settembre 2017.
“Metà del network di Bitcoin è stato bloccato dalla Cina. L’hash rate di Bitcoin è a livelli da metà 2020,” ha commentato Charles Edwards, CEO dell’asset manager Capriole, in una serie di tweet sulla repressione del mining che ha formato la fonte precedente di pressione dalla Cina sul prezzo.
Altri sostengono che Bitcoin ha ottenuto nuove opportunità grazie alle misure punitive delle banche e del governo. Il mining si sposterà altrove, e il network prospererà avvalendosi di giurisdizioni più amichevoli e affidabili.
“L’era del mining di Bitcoin ‘dominato dalla Cina’ potrebbe volgere al termine,” ha twittato Alex Gladstein, chief strategy officer della Human Rights Foundation, rispondendo a un messaggio di addio scritto da un miner nella provincia di Sichuan.
“Per gli storici del futuro, sarà veramente ironico insegnare che nei suoi primi anni il network monetario globale decentralizzato, libero e aperto è stato protetto da individui all’interno di una dittatura repressiva.”

Tornano i “Rick Astley” di Bitcoin
Con il supporto dei 30.000$ sempre più vicino, preoccupazione e confusione caratterizzano le reazioni alla performance di BTC/USD. Questo perché gli indicatori di una svolta rialzista stanno lampeggiando, ma finora il prezzo ha fatto l’opposto.
Uno di questi sono i funding rate, che favoriscono decisamente i rialzisti. Al momento della stesura, i funding rate sono negativi su tutti gli exchange, un classico segnale che anticipa un aumento del prezzo.
I movimenti tra gli HODLer esperti confermano il trend, con monete accumulate anche a livelli precedenti al calo di lunedì.
“Sembra che Rick Astley sia tornato,” ha dichiarato lo statistico Willy Woo condividendo un grafico raffigurante l’offerta liquida in calo. “Rick Astley” si riferisce a una metafora diffusa per le mani forti.
“Le monete stanno tornando all’HODLer che non abbandona mai i suoi BTC.”

L’analista William Clemente III ha aggiunto che questo “riaccumulo” ricorda gli eventi del 2013, quando Bitcoin ha registrato due fasi rialziste separate da un grande ritracciamento.
“Gli HODLer stanno accumulando BTC pesantemente a questi livelli,” ha confermato, sottolineando dati sui cambiamenti delle posizioni nette.

I fondamentali fanno eco all’incertezza
Gli sviluppi in Cina hanno avuto un impatto significativo sui fondamentali del network di Bitcoin.
Come indicato da Edwards, l’hash rate è calato notevolmente dal suo picco segnato pochi mesi fa a causa del giro di vite contro i miner. Questo evento è preoccupante nel breve termine, soprattutto per chi crede al classico mantra secondo cui “il prezzo segue l’hash rate,” ma è necessariamente di breve durata.
Grazie alle caratteristiche intrinseche di Bitcoin, c’è sempre un’opportunità attraente per il mining in un posto diverso e sotto circostanze differente. Una sconfitta per i miner incentiva la partecipazione al network grazie al calo dell’hash rate e, di conseguenza, della difficoltà.
Quindi, il costo della partecipazione si riduce e il mining diventa una proposta valida per sempre più potenziali entità.
Nel frattempo, Adam Back, CEO di Blockstream, fa il possibile per sottolineare che l’impatto della Cina sull’hash rate è stato al massimo di circa il 39% dal suo livello più alto. Le cifre variano notevolmente in quanto l’hash rate è una stima ed è impossibile misurarlo in modo definitivo.
“PSA per anticipare la prossima ondata di FUD confuso: l’hash rate NON si è dimezzato, stai osservando dati MOLTO imprecisi. Il picco a 7 giorni è stato 130 EH, al momento si trova a 98 EH, forse a -25%. Il calo tra il picco ATH a 160 EH rispetto a 98 EH corrisponde a -39%. Per favore, controllate i fatti di base quando ne parlate. Grazie.”
PSA to front-run the next round of confused china hashrate FUD: hashrate has NOT halved, you are looking at VERY inaccurate data. 7-day peak 130 EH, current 98 EH maybe -25% down. and ATH peak 160 EH vs 98 = -39%. please. get. your. basic. facts. right. when reporting. thanks pic.twitter.com/Add83UvIj3
— Adam Back (@adam3us) June 20, 2021
È davvero così grave?
Non tutti credono che la prospettiva per Bitcoin sia completamente negativa.
Alcuni confronti con i bull market precedenti collocano il 2021 nettamente all’interno del framework della performance standard del prezzo.
Come evidenziato nel weekend dal noto analista Root, nonostante le attuali pressioni esterne, gli indicatori on-chain lampeggiano “ipervenduto” invece di offrire segnali ribassisti:
“Molto pessimismo oggi anche se ci aggiriamo ancora intorno allo stesso range (~35.000$) pienamente in linea con i bull market precedenti!”
So bearish today even though we are still hovering around the same range (~35k) totally in line with previous bull markets!
— Root (@therationalroot) June 20, 2021
#Bitcoin pic.twitter.com/4Ivn3oVUhJ
Altri, come il creatore del modello Stock-to-Flow PlanB, sono persino rialzisti su praticamente ogni intervallo oltre il giornaliero. Come segnalato da Cointelegraph, il suo “scenario peggiore” prevede ora 135.000$ per BTC/USD entro la fine dell’anno.
Il modello Stock-to-Flow ha accolto tutte le sorprese tracciate dal prezzo nel 2021 e rimane ancora valido.