Bitcoin si avvia verso la chiusura mensile di agosto forte di un'apprezzata rimonta, con la quotazione in rotta verso i 65.000 dollari.
Durante la scorsa settimana, la criptovaluta maggiormente capitalizzata ha fornito una notevole dimostrazione di forza, mentre gli operatori auspicano il proseguimento di questa fase positiva.
Indipendentemente da un fine settimana laterale, Bitcoin (BTC) consolida i suoi guadagni ed è ora in rialzo di un impressionante 40% dai minimi mensili di 45.500 dollari.
Pertanto, la prossima chiusura della candela mensile potrebbe offrire un interessante contesto, in attesa di un breakout da una fase di consolidamento durata quasi sei mesi.
Riuscirà Bitcoin a superare i massimi storici?
Da inizio mese, BTC/USD ha quasi raggiunto la sua posizione di partenza, ma si attendono numerosi catalizzatori di volatilità.
Verso fine settimana i dati macroeconomici si susseguiranno ad un ritmo serrato, rappresentando una nuova prova di coraggio per la schiera di detentori di Bitcoin di breve termine, sempre più avversi al rischio.
I fondamentali, in compenso, sembrano validi, con la difficoltà di estrazione che dovrebbe subire un modesto aumento nei prossimi giorni.
Il sentiment è tornato in territorio neutrale, poiché l'investitore medio si è lasciato alle spalle la paura con impressionante rapidità.
Analizziamo insieme la situazione in vista di una settimana chiave per Bitcoin, che fino a due settimane fa era in lotta sul fronte di un possibile nuovo mercato ribassista.
Chiusura mensile di Bitcoin sotto i riflettori
Dopo un inizio di agosto difficile, Bitcoin è tornato a rimbalzare con decisione, sebbene l'attenzione dei trader sia ora rivolta alla chiusura mensile.
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Tali eventi costituiscono di per sé dei fattori di stimolo alla volatilità e, nonostante il rialzo del 40% rispetto ai minimi mensili, la quotazione di BTC ha ancora molto di cui occuparsi.
“Ad agosto Bitcoin ha combattuto per tornare quasi in pareggio”, riassume il popolare trader Daan Crypto Trades su X affiancando i dati della risorsa di monitoraggio CoinGlass.
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Gli approfondimenti sulla liquidità dell'order book mostrano tuttavia una formidabile resistenza in alto, con il prezzo spot distanziato dai massimi storici da un muro di ask.
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“Ora vediamo se vi è anche il combustibile per spingere effettivamente verso l'alto ancora una volta”, prosegue Daan Crypto Trades.
Un altro post sottolinea la durata senza precedenti del consolidamento del prezzo a seguito del suo ultimo massimo storico registrato a metà marzo.
“Bitcoin ha passato quasi 6 mesi di "consolidamento" in corrispondenza dei massimi del ciclo precedente”, riferisce ai follower.
“Si tratta del tempo di gran lunga più elevato impiegato per infrangere un precedente massimo storico. È stato anche il periodo più rapido in cui il prezzo ha raggiunto un nuovo valore massimo in un ciclo (prima dell'halving). Tutto si bilancia”.
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Il trader Crypto Tony ha aderito all'appello a favore di una solida riconquista del supporto a sostegno di ulteriori movimenti di recupero.
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A fronte di una moderata stabilità registrata durante il fine settimana, al momento della stesura Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano un prezzo di circa 63.700 dollari.
La settimana del PCE arriva a metà strada per il taglio dei tassi della Fed
L'indice dell'inflazione “prediletto” dalla Fed costituisce uno dei dati macroeconomici più importanti della settimana, con i mercati che diventano più fiduciosi sull'allentamento della politica finanziaria.
La stampa dell'indice PCE (Personal Consumption Expenditures) di luglio è prevista per il 30 agosto, ovvero un giorno dopo i dati sul prodotto interno lordo del secondo trimestre degli Stati Uniti.
Entrambi seguiranno un'importante relazione sugli utili di NVidia, evento che quest'anno ha assunto un valore di riferimento per la valutazione dell'industria tecnologica.
La risorsa di trading The Kobeissi Letter ha quindi consigliato di “allacciarsi le cinture per la settimana agitata che ci attende”.
“Gli utili di Nvidia e l'inflazione PCE nella stessa settimana creano ottime condizioni di trading”, scrive.
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Il PCE si colloca in un momento in cui i mercati hanno stimato al 100% le probabilità di un taglio dei tassi d'interesse a metà settembre, dando anche sempre più credito alla possibilità che tale taglio sia superiore al minimo dello 0,25%.
Gli ultimi dati forniti dal FedWatch Tool del CME Group indicano che le probabilità di un taglio di 25 e 50 punti base si attestano rispettivamente al 61,5% e al 38,5%.
“I tagli dei tassi sono confermati per settembre, ma non vi sono indicazioni sull'entità, pertanto i salari di agosto saranno fondamentali”, afferma la società di trading QCP Capital.
“Un taglio di 25 pb è probabilmente rialzista, mentre un taglio di 50 pb potrebbe indicare che la Fed stia agendo in modo incisivo per evitare che l'economia cada a picco”.
Difficoltà di mining destinata a ripartire al rialzo
Dopo aver testato le condizioni dell'ultimo mese, i fondamentali della rete Bitcoin mostrano segnali di inversione di tendenza.
Le ultime stime elaborate dalle risorse di monitoraggio BTC.com e MiningPoolStats mostrano che il settore del mining ha imboccato la strada del rialzo, nonostante le notizie di una contrazione della redditività.
La difficoltà di estrazione, calata del 4,2% in occasione dell'ultimo aggiustamento automatico, questa settimana è destinata a recuperare il 2,8%.
Ciò porterà il parametro a pochi passi da un nuovo massimo storico, annullando gli effetti del crollo di inizio agosto del prezzo di BTC al di sotto di $50.000.
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Al contempo, le rilevazioni dell'hashrate suggeriscono una tendenza al rialzo ancora in atto per la potenza di elaborazione dedicata al mining, con un nuovo picco massimo di tutti i tempi registrato il 23 agosto. Il totale è stato di 774 esahash al secondo, con un contributo di 682 EH/s da parte dei pool riconosciuti.
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In precedenza, Cointelegraph ha riferito che, nonostante le vendite dei miner siano diminuite nelle ultime settimane, il loro impatto complessivo sull'andamento del prezzo di BTC è stato superato dalle forze di investimento istituzionali.
Detentori di BTC di breve termine distribuiscono $10 miliardi in una settimana
Nel corso dell'ultima settimana, i detentori di breve termine di Bitcoin (STH) hanno distribuito monete al mercato in seguito alla ripresa dei prezzi.
I dati riportati dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant rivelano che la variazione della posizione netta da una settimana all'altra per la schiera degli STH è stata di oltre 10 miliardi di dollari in meno al 25 agosto.
“Ciò indica un aumento delle vendite da parte degli STH”, afferma il collaboratore Amr Taha in un blog post sulla piattaforma Quicktake, facendo riferimento ad un grafico del collega analista Axel Adler Jr.
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Le entità STH sono coloro che detengono una determinata quantità di BTC per 155 giorni o meno, e corrispondono all'estremità più speculativa dello spettro degli investitori di Bitcoin.
La recente volatilità di prezzo di BTC ha colpito duramente questa schiera, con vendite di massa in perdita registrate ai minimi di sei mesi su BTC/USD.
Ora, la soglia di costo aggregata di STH è al centro dell'attenzione come potenziale linea di supporto in caso di un nuovo calo di prezzo.
La base di costo aggregata degli STH è attualmente pari a 63.600 dollari, stando ai dati diffusi su X dalla società di investimento MS2 Capital.
Tra gli speculatori, quelli che detengono fino ad un mese presentano una base di costo inferiore, compresa tra i 60.000 e i 62.000 dollari.
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Ripresa dalla “paura estrema”
Forse non sorprende che la ripresa del prezzo di BTC della scorsa settimana abbia immediatamente influito sul sentiment del mercato crypto.
Ciò si riflette sul Crypto Fear & Greed Index, che ha più che raddoppiato le sue rilevazioni nel giro di pochi giorni: da 26/100 il 21 agosto all'odierno 55/100.
Il mutamento di sentiment a cui corrisponde tale variazione suggerisce che l'investitore medio in crypto sia passato dall'orlo della “paura estrema” all'“avidità”.
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La ripresa è confermata da un parametro di CryptoQuant dedicato al sentiment del mercato dei futures di Bitcoin. In agosto è stato evitato per un soffio il passaggio a “paura estrema”.
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