Bitcoin (BTC) inizia la settimana in territorio volatile, con la notizia di un taglio delle forniture di petrolio che determina un andamento altalenante.

Ancorata in corrispondenza di un'importante resistenza storica, la coppia BTC/USD registra una chiusura settimanale decisamente non entusiasmante in seguito alla notizia del taglio della produzione di petrolio.

Un successivo rimbalzo potrebbe dimostrare la forza dei rialzisti, ma gli analisti si chiedono cosa accadrà in seguito. Saranno i prezzi del petrolio a dettare le mosse del mercato o Bitcoin riuscirà a superare i 30.000$?

Il quadro è più che mai roseo, con i fondamentali della rete che questa settimana raggiungeranno nuovi massimi storici, mentre l'offerta inattiva è in aumento.

Analizziamo insieme i mercati di Bitcoin, mentre il pubblico elabora l'ultima manovra dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e di altri 10 Paesi (Opec+).

Taglio del petrolio fa salire il dollaro mentre riaffiorano i timori per l'inflazione

L'evento chiave del fine settimana, che sta sconvolgendo le condizioni macro, è la decisione di tagliare la produzione globale di petrolio.

L'Opec+ ha annunciato tagli volontari alla produzione per un totale di 1,65 milioni di barili al giorno, causando un impatto immediato: il dollaro americano è salito insieme ai costi dell'energia.

Classico vento contrario per gli asset di rischio, criptovalute incluse: al momento della stesura, l'indice del dollaro statunitense (DXY) ha superato i 102,7, dai minimi di aprile a 102,04.

"Stamattina, occhi puntati sul DXY... Questo rimbalzo potrebbe essere solo un gap fill, come detto settimana scorsa. Mi aspettavo questo movimento", commenta il popolare trader Crypto Ed, condividendo un grafico esplicativo su Twitter.

"È tempo che il DXY mostri la sua direzione (il che dovrebbe avere un effetto sulla price action di BTC)".
Grafico a quattro ore commentato dell'indice del dollaro americano. Fonte: Crypto Ed/ Twitter

Mentre la manovra dell'Opec+ ha avuto ripercussioni sugli asset, dal Bitcoin all'oro, Alasdair Macleod, responsabile della ricerca di Goldmoney, sostiene che i governi dovranno iniettare liquidità per compensare eventuali aumenti dei prezzi dell'energia, favorendo così ancora una volta la performance degli asset di rischio.

Il petrolio WTI è in rialzo di 3,60$ grazie al taglio della produzione di paesi europei e asiatici. La reazione del mercato si traduce in un calo dell'oro di 13$. I mercati credono erroneamente che sia "deflazionistico". Ma chiunque abbia un po' di cervello sa che le banche centrali stamperanno sempre più velocemente per pagare i prezzi più alti dell'energia...

"I mercati reagiranno presto al taglio a sorpresa della produzione OPEC di questo fine settimana", prosegue la risorsa di analisi finanziaria The Kobeissi Letter nella sua disamina dedicata.

"Il prezzo del petrolio tornerà probabilmente sopra gli 80$, uno sviluppo indesiderato dalle banche centrali che tentano di combattere l'inflazione. L'inflazione dal lato dell'offerta è destinata a peggiorare in seguito a tale notizia".

Un'inflazione più elevata aumenterebbe a sua volta le probabilità che le banche centrali continuino ad aumentare i tassi di interesse nonostante la crisi bancaria in corso negli Stati Uniti e all'estero.

Secondo le ultime stime del FedWatch Tool del CME Group, i mercati attualmente ritengono che la Federal Reserve aumenterà i tassi di un altro 0,25% a maggio, mentre precedentemente propendevano per una sospensione.

Grafico delle probabilità dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group

Prezzo di Bitcoin rimbalza grazie alle notizie dell'Opec+

Inizialmente Bitcoin ha risentito della pressione della decisione dell'Opec+ durante il fine settimana, scendendo sotto i 28.000$ e chiudendo la settimana in modo deludente.

Tuttavia, durante la sessione di trading asiatica del 3 aprile, BTC/USD ha messo a segno un'improvvisa rimonta, compiendo un rialzo di 865$  dai minimi notturni di 27.600$ su Bitstamp.

Il famoso trading account Daan Crypto Trades sottolinea come, in questo modo, Bitcoin abbia chiuso un altro gap sui futures del CME, manifestando così il classico comportamento di trading del lunedì.

$BTC chiude rapidamente il gap del CME lunedì, come spesso accade. 

Il collega analista Skew segue gli sviluppi a breve termine e prevede una "reazione molto più ampia" nel corso della settimana.

$BTC bella chiusura 4H
Rimbalzo finora, l'obiettivo sarebbe quello di raggiungere i massimi di 29.000$ come minimo per uno sweep.

Volume piuttosto basso finora, tuttavia, ci si aspetta una reazione molto più ampia questa settimana.

Proiettandosi al futuro, tuttavia, la risorsa di analisi e formazione sulle criptovalute IncomeSharks mantiene una prospettiva ribassista.

"Non riesco a non vedere il modello McDonalds double top", afferma circa la struttura di BTC/USD disegnata nel 2023.

"Adesso c'è una rottura della trendline diagonale, un volume basso e un OBV debole. La logica e le emozioni imparziali dicono di vendere/shortare, non trovo motivi per essere rialzisti a breve termine PER ORA".
Grafico a quattro ore commentato di BTC/USD. Fonte: IncomeSharks/ Twitter

Il trader e analista Rekt Capital non è altrettanto sicuro, commentando:

"Non è ancora chiaro se BTC stia formando la seconda parte della sua formazione Double Top [...] BTC dovrebbe scendere presto a ~27.000$ (blu) se intende sviluppare completamente il pattern e formare una figura simile ad una M. Perdere i ~27.000$ -> Double Top convalidato. È qualcosa da considerare".
Grafico giornaliero commentato di BTC/USD. Fonte: Rekt Capital/ Twitter

Altra settimana, altro record di mining di Bitcoin

Ribasso o no, i fondamentali della rete Bitcoin non hanno intenzione di assumere un atteggiamento ribassista questa settimana.

Secondo le ultime stime di BTC.com, tra tre giorni la difficoltà di Bitcoin dovrebbe subire un ulteriore aumento in occasione dell'imminente riaggiustamento automatico.

Ciò porterà la difficoltà a 47.920 miliardi con un aumento del 2,3%, stabilendo nuovi massimi storici per la difficoltà.

Panoramica dei fondamenti della rete Bitcoin (screenshot). Fonte: BTC.com

I dati di MiningPoolStats mostrano un'analoga tendenza al rialzo per l'hash rate, che secondo alcune misurazioni ha recentemente toccato il record di 400 esahash al secondo (EH/s).

Analizzando cosa potrebbe esserci dietro questa rapida crescita, Sam Wouters, analista di ricerca presso la società di mining River, suggerisce che probabilmente si tratti di impianti sospesi che tornano in attività grazie all'aumento dei prezzi.

"Si vocifera che diversi grandi miner pubblici abbiano scorte significative di ASIC inutilizzati. Mentre la quotazione di Bitcoin era così bassa e tutto l'inventario possibile è stato riportato online l'anno scorso, ad un certo punto è stata raggiunta la capacità massima che la rete poteva gestire", elabora su Twitter il 27 marzo.

"Ora che i prezzi sono tornati a salire e che è passato un po' di tempo, un numero maggiore di questo inventario è tornato online".

I dati della società di analisi on-chain Glassnode rivelano inoltre che i miner abbiano iniziato a conservare più BTC di quanti ne guadagnino.

Su una media mobile di 30 giorni, la variazione della posizione netta dei miner è di nuovo positiva, dopo due settimane di tendenza al ribasso.

Grafico della variazione della posizione netta dei miner di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Offerta dormiente di BTC stabilisce nuovi record

Bitcoin è noto per la sua capacità di creare shock dell'offerta, con gli ultimi dati che ribadiscono la tendenza a lungo termine.

Nonostante la rimonta del prezzo di BTC di quest'anno, l'offerta disponibile inattiva da un decennio o più è a nuovi massimi storici.

Il record è stato nuovamente infranto questa settimana, con 2.691.418,953 BTC che non lasciano i wallet almeno da aprile 2013.

Ciò equivale al 12,81% dell'offerta totale possibile di 21 milioni di BTC, o al 13,91% dell'offerta estratta finora.

Offerta di BTC attiva l'ultima volta 10 anni fa o più. Fonte: Glassnode/ Twitter

Qualsiasi interesse da parte della massa per BTC significherà quindi che gli acquirenti avranno a disposizione un'offerta sempre più ridotta da poter acquistare. Pur aumentando leggermente nel 2023, i bilanci degli exchange rimangono prossimi ai minimi da inizio 2018, conferma Glassnode.

Grafico del bilancio degli exchange di Bitcoin. Fonte: Glassnode

"Troppo euforici?"

Il sentiment del mercato delle criptovalute non ha ancora valutato la possibilità di un ritracciamento significativo.

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Secondo il classico indicatore del sentiment, il Crypto Fear & Greed Index, l'"avidità" continua a caratterizzare il clima generale.

Alla data odierna l'avidità misura 63/100, prossimo al valore più alto dai massimi storici di Bitcoin di novembre 2021.

"Il mercato delle criptovalute sta diventando eccessivamente euforico", avverte la risorsa di analisi Game of Trades alla fine dello scorso mese.

Sebbene sia alto, il livello di avidità – come indicato dall'Indice – ha ancora un notevole margine di crescita fino a raggiungere un territorio "estremo" prossimo a 90, un classico segnale di una significativa correzione del mercato alle porte.

Crypto Fear & Greed Index ( screenshot). Fonte: Alternative.me

I punti di vista, i pensieri e le opinioni qui espressi sono esclusivamente degli autori e non riflettono o rappresentano necessariamente quelli di Cointelegraph.

Traduzione a cura di Walter Rizzo