In data odierna Bitcoin ha toccato i minimi plurimensili, in seguito a una nuova ondata di liquidazioni che ha fatto crollare la quotazione fino a quasi 86.000 dollari.

Grafico orario di BTC/USD. Fonte: Cointelegraph/TradingView

Perdite del prezzo di febbraio del BTC prossime al 13%

Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano un aumento delle perdite di Bitcoin (BTC) durante la sessione di trading in Asia e in Europa.
BTC/USD è precipitato fino a 86.314 dollari su Bitstamp, siglando il minimo storico dal 15 novembre 2024. Il sentiment del mercato delle criptovalute, misurato attraverso il Crypto Fear & Greed Index, è tornato a “paura estrema”.
Stando ai dati della risorsa di monitoraggio CoinGlass, le liquidazioni sul mercato delle criptovalute in ventiquattro ore hanno superato quota 1,5 miliardi di dollari, con Bitcoin che ha spazzato via con facilità tutte le posizioni long.

Liquidazioni totali sulle crypto. Fonte: CoinGlass

CoinGlass evidenzia solo una zona di interesse da parte degli acquirenti in zona 85.000 dollari che ostacola un ulteriore ribasso, con gli operatori impegnati ad assestarsi.

Liquidation heatmap di BTC. Fonte: CoinGlass

In reazione, l'investitore e imprenditore crypto Alistair Milne ha rilevato che sui timeframe giornalieri BTC/USD ha attivato un segnale di “ipervenduto” sull'indicatore dell'indice di forza relativa (RSI), sceso al di sotto di 30 nel corso della giornata.
“Bitcoin sfiora il territorio di ipervenduto su base giornaliera per la prima volta da agosto dello scorso anno (quando Bitcoin è crollato a 49.000 dollari)”, riporta su X.

“L'ipervenduto (o quasi) giornaliero è uno degli indicatori più affidabili del territorio di bottom/reversal. Succede solo una manciata di volte all'anno”.

Grafico giornaliero di BTC/USD con indicatore RSI. Fonte: Cointelegraph/TradingView

Alcuni operatori di mercato si sono dimostrati meno ottimisti, persino sui timeframe più lunghi, con il trader SuperBro che avverte che è in gioco il destino del bull market.
“Questo è il massimo che possiamo fare mantenendo intatta la tesi rialzista di breve termine”, dichiara ai follower di X in merito all'ultimo ribasso del prezzo di BTC.

Focus sul supporto delle whale di Bitcoin

In passato Bitcoin ha già testato livelli inferiori a 90.000 dollari all'interno del suo trading range plurimensile.
L'ultimo affondo nell'area degli 80.000 dollari risale a metà gennaio, nel contesto di una candela giornaliera, che da allora non si è ancora esaurita.
In seguito, BTC/USD ha raggiunto gli 89.200 dollari prima di invertire la rotta, e da allora l'area circostante si è rafforzata come supporto.
Come riporta Cointelegraph, le whale di Bitcoin “più recenti” – ovvero quelle attive da un massimo di sei mesi – hanno la loro base di costo immediatamente al di sotto della soglia dei 90.000 dollari.
“Il prezzo di realizzazione delle nuove whale è pari a 89.200 dollari, che è sostanzialmente il livello di supporto più solido per l'attuale consolidamento”, riferiva ad inizio mese Axel Adler Jr, collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant.
Più di recente, l'andamento della liquidità degli order book degli exchange ha indotto i partecipanti al mercato a considerare gli 86.000 dollari come una potenziale zona di inversione.

Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo