Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana in una situazione precaria, mentre l'instabilità macro globale detta l'umore generale.

Dopo aver chiuso la candela precedente a circa 19.000$, la criptovaluta più importante manca ancora di direzionalità, mentre le preoccupazioni aumentano circa il sistema finanziario globale.

La scorsa settimana si è rivelata un momento di prova per gli investitori in asset di rischio, con dati economici poco rassicuranti provenienti dagli Stati Uniti e dall'Europa.

L'eurozona fa da sfondo ai timori degli operatori di mercato, che assistono alla messa in discussione della solidità finanziaria delle principali banche.

Con l'escalation della guerra in Ucraina e l'inverno alle porte, il pessimismo è comprensibile: quale potrebbe essere l'impatto su Bitcoin e le criptovalute?

BTC/USD rimane al di sotto dei massimi storici del ciclo di halving precedente e, mentre si fanno strada i confronti con il bear market del 2018, si discute anche di un nuovo minimo pluriennale.

Analizziamo insieme i cinque fattori di prezzo da tenere d'occhio nei prossimi giorni, con Bitcoin ancora saldamente sotto i 20.000$.

Il prezzo spot evita la chiusura settimanale ai minimi pluriennali

Nonostante l'umore ribassista, la chiusura settimanale di Bitcoin avrebbe potuto essere peggiore: appena sopra i 19.000$, la criptovaluta è riuscita a guadagnare 250$ al prezzo di chiusura della scorsa settimana, come riportato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Su timeframe settimanale, la chiusura precedente è stata comunque la più bassa da novembre 2020, e per questo i trader continuano a temere che il peggio debba ancora arrivare.

"Ieri sera, durante le ore di contrattazione del mercato asiatico, i ribassisti sono rimasti in piena attività, mentre i rialzisti non sono riusciti a fornirci alcun rally a cui aggrapparci", afferma il popolare trader Crypto Tony su Twitter.

Altri concordano sul fatto che BTC/USD si trovi in una zona di "bassa volatilità", che avrebbe richiesto un breakout prima o poi. Non resta che decidere la direzione.

"Il prossimo grande movimento è verso l'alto", risponde Credible Crypto:

"Di solito prima di questi grandi movimenti e dopo la capitolazione assistiamo ad un periodo di bassa volatilità prima che inizi il prossimo grande movimento".

Come riportato da Cointelegraph, il fine settimana era già destinato a fornire una spinta di volatilità, come suggerito dalle Bande di Bollinger. Ciò è stato accompagnato da un aumento dei volumi, ingrediente fondamentale per sostenere un potenziale movimento.

"Dall'inizio del terzo trimestre, il grafico settimanale di BTC mostra un forte aumento dei volumi più una divergenza rialzista settimanale su uno dei time frame più affidabili", conclude il collega Doctor Profit:

"L'aumento del prezzo di Bitcoin è solo una questione di tempo".

Tuttavia, non tutti si aspettano un'imminente rimonta. Nelle previsioni del fine settimana, il trader Il Capo of Crypto indica l'area tra i 14.000 e i 16.000$ come obiettivo a lungo termine.

Grafico ad 8 ore di BTC/USD con annotazioni. Fonte: Il Capo of Crypto/ Twitter

"Se questo fosse realmente il bottom... Bitcoin dovrebbe già essere vicino a 25- 26.000$", ribadisce Profit Blue, condividendo un grafico con una struttura a doppio minimo potenzialmente in via di realizzazione sul grafico a 2 giorni.

Credit Suisse inquieta mentre il dollaro tentenna

Oltre alle criptovalute, l'attenzione si concentra sul destino delle principali banche globali, in particolare Credit Suisse e Deutsche Bank.

Le preoccupazioni inerenti la liquidità hanno richiesto rassicurazioni pubbliche d'emergenza da parte dell'amministratore delegato della prima, mentre i dirigenti avrebbero trascorso il fine settimana a tranquillizzare i principali investitori.

I fallimenti delle banche sono un punto critico per gli hodler in perdita: dopo tutto, sono stati i salvataggi governativi degli istituti di credito nel 2008 a dar vita a Bitcoin.

A quasi quindici anni di distanza, la storia sembra ripetersi, e la saga della Credit Suisse non passa certo inosservata.

"Non possiamo vedere all'interno della società Credit Suisse così come non siamo riusciti a vedere all'interno delle società Celsius, 3AC, ecc.", twitta il giorno stesso l'imprenditore Mark Jeffery, paragonando la situazione ai crolli dei crypto fondi d'inizio anno.

Per Samson Mow, CEO della startup Bitcoin JAN3, il contesto attuale potrebbe fornire a Bitcoin il suo momento, terminando la sua correlazione ad altri asset di rischio.

"Il prezzo di Bitcoin è già al limite, ben al di sotto della 200 WMA", sostiene, riferendosi alla media mobile a 200 settimane da tempo persa come supporto del bear market.

"Abbiamo già subito un contagio da UST/3AC e la leva finanziaria è stata scaricata. BTC è profondamente shortato come hedge. Anche se Credit Suisse / Deutsche Bank dovessero crollare e scatenare una crisi finanziaria, non mi aspetto che [Bitcoin] scenda di molto".

Tuttavia, con l'instabilità già dilagante nell'economia globale e le tensioni geopolitiche in aumento, i mercati di Bitcoin camminano sulle uova.

L'indice del dollaro statunitense (DXY), ancora a soli tre punti dai massimi degli ultimi vent'anni, continua a fluttuare intorno ad un potenziale recupero, dopo aver limitato ulteriori correzioni negli ultimi giorni.

Proiettandoci oltre, il macroeconomista Henrik Zeberg ripropone una teoria che vede il DXY perdere temporaneamente terreno, innescando un'importante recupero delle azioni. Questo, tuttavia, non durerà.

"Ad inizio 2023 il DXY tornerà a salire con un obiettivo di ~120. Questo sarà un crollo deflazionistico: le azioni subiranno un crollo più importante di quello del 2007-09", riporta in un tweet:

"La più grande crisi deflazionistica dal 1929".
Grafico giornaliero dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Introiti dei miner prossimi ai minimi storici

Con la soppressione di Bitcoin che continua, non sorprende affatto vedere i miner lottare per mantenere la redditività.

Ad un certo punto, a settembre, le vendite mensili dei miner superavano gli 8.500 BTC e, sebbene questo numero sia successivamente decrementato, i dati rilevano che per molti la situazione resta precaria.

"Gli introiti dei miner di Bitcoin per TeraHash sono ai minimi storici", rivela nel fine settimana Dylan LeClair, senior analyst del fondo di asset digitali UTXO Management:

“Margin squeeze.”
Ricavi dei miner Bitcoin per terahash. Fonte: Dylan LeClair/ Twitter

L'ecosistema del mining propone uno scenario interessante, che attualmente impiega un hash-rate prossimo ai massimi storici.

Secondo la risorsa di monitoraggio MiningPoolStats, l'attuale hash-rate della rete Bitcoin è di 261 exahashes al secondo (EH/s), marginalmente inferiore al massimo storico di 298 EH/s registrato a settembre.

Anche la concorrenza tra i miner rimane favorevole, come dimostrano gli aggiustamenti di difficoltà. La scorsa settimana la difficoltà è diminuita per la prima volta da luglio, ma si stima che tra sette giorni aumenterà del 3,7%, raggiungendo nuovi massimi.

Tuttavia, per l'economista, trader e imprenditore Alex Krueger, potrebbe essere ancora prematuro tirare un sospiro di sollievo.

"L'hash-rate di Bitcoin che raggiunge i massimi storici mentre il prezzo scende è una ricetta per il disastro, piuttosto che un motivo per festeggiare", commenta in un thread:

"Con la diminuzione della redditività dei miner, aumentano le probabilità di un'altra serie di capitolazioni in caso di ribasso. Ma la speranza non muore mai".
Fondamentali del network Bitcoin (screenshot). Fonte: BTC.com

"Discount" GBTC sigla un nuovo minimo storico

Facendo eco all'esodo istituzionale dall'esposizione a BTC di quest'anno, il più grande veicolo di investimento istituzionale del settore non è mai stato così conveniente.

Il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), che in tempi migliori era scambiato molto al di sopra del prezzo spot di Bitcoin, viene ora offerto con il più grande sconto di sempre rispetto a BTC/USD.

Secondo Coinglass, il 30 settembre il "Premium" del GBTC – ora, di fatto, un "Discount" – ha raggiunto il -36,38%, il che implica un prezzo per BTC di soli 11.330$.

Il Premium è negativo da febbraio 2021.

Analizzando i dati, Venturefounder, collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, descrive il ribasso di GBTC come "assolutamente folle".

"Tuttavia, non c'è ancora alcun segno di minimo o di inversione del ribasso del GBTC", ha commentato:

"Le istituzioni non abboccano nemmeno per 12K.000$ BTC (bloccati per 6 mesi)".
GBTC premium vs. asset holding vs. BTC/USD. Fonte: Coinglass

Da molto tempo il titolare, Grayscale, tenta di ottenere l'autorizzazione legale per convertirlo e proporlo come fondo negoziato in borsa (ETF), tuttora negata dalle autorità di regolamentazione statunitensi.

Nel frattempo, tuttavia, la mancanza di interesse istituzionale per l'esposizione a BTC è una sorta di "elefante nella stanza".

"Obiettivamente, direi che non c'è molto interesse per $BTC da parte degli investitori istituzionali statunitensi, finché $GBTC non inizierà ad essere offerto più vicino al net asset value", dichiara LeClair la scorsa settimana.

Scenario di "dolore massimo" per Bitcoin

Sebbene si possa affermare che un nuovo calo di Bitcoin porterebbe molti investitori a mettere in discussione la propria strategia di investimento, resta da vedere se questo mercato ribassista emulerà i precedenti.

Per l'analista e statistico Willy Woo, creatore della risorsa dati Woobull, il prossimo bottom potrebbe avere una stretta correlazione con la capitolazione degli hodler.

In passato, nella storia di Bitcoin, i mercati ribassisti sono stati accompagnati da almeno il 60% dell'offerta di BTC scambiata in perdita.

Finora il mercato ha quasi, ma non del tutto, riproposto tale tendenza, portando Woo a concludere che il "massimo dolore" potrebbe essere alle porte.

"Questo è un modo di considerare lo scenario di dolore massimo", dichiara Woo condividendo un grafico che mostra l'offerta in perdita:

"I cicli passati hanno toccato il minimo quando circa il 60% delle monete ha scambiato al di sotto del prezzo di acquisto. Raggiungeremo di nuovo questo valore? Non lo so. La struttura del mercato attuale è molto diversa".

Secondo la società di analisi on-chain Glassnode, al 2 ottobre 9,52 milioni di BTC erano detenuti in perdita. Il mese scorso, il parametro ha raggiunto il suo massimo da marzo 2020.

Offerta di Bitcoin in perdita. Fonte: Glassnode

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.