Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana con una corsa verso i massimi storici mentre i rialzisti salvano la giornata, e la settimana, all’ultimo minuto.
Una settimana di price action laterale per BTC si è conclusa appena in tempo per la chiusura settimanale, con un rimbalzo di Bitcoin a 66.000$.
Si tratta di una mossa classica diventata fin troppo familiare nelle ultime settimane, e ora l’attenzione torna a concentrarsi su esiti rialzisti.
Con l’apertura di Wall Street in arrivo, la giornata di lunedì non ha ancora dato inizio ai movimenti rialzisti che molti attendevano per “Moonvember:” molti analisti prevedevano infatti un target di prezzo a fine mese vicino ai 100.000$.
Riuscirà Bitcoin a raggiungerlo? Cointelegraph esamina cinque fattori che potrebbero contribuire a plasmare la traiettoria di BTC nei prossimi giorni.
La chiusura settimanale non lascia spazio ai ribassisti
Nonostante le preoccupazioni legate alla chiusura settimanale, domenica Bitcoin non ha deluso le aspettative.
Dopo una settimana caratterizzata quasi esclusivamente da movimento laterale, BTC/USD si è mostrato all’altezza segnando un nuovo massimo storico per la candela settimanale a 65.500$.
Il rialzo da 1.000$ è arrivato quasi letteralmente all’ultima ora, un comportamento tipico nelle ultime settimane:
“Hanno salvato la chiusura settimanale.”
They saved the weekly close
— Will Clemente (@WClementeIII) November 15, 2021
Quindi, Bitcoin ha registrato una chiusura settimanale sopra un trend attivo da diversi mesi considerato in precedenza un test importante della sua forza complessiva.
Per il noto analista TechDev, la chiusura è stata significativa per altre ragioni. Infatti, si trova sopra un livello di Fibonacci 1,618, replicando un evento che ha fatto da trampolino di lancio durante le bull run del 2013 e del 2017.
“BTC ha appena aperto e chiuso una settimana sopra la log 1,618. In passato questo si è rivelato significativo.”
#BTC just opened and closed a week above the log 1.618.
— TechDev (@TechDev_52) November 15, 2021
That's been significant in the past. pic.twitter.com/DBsq4OwI8X
“Pronti per quello che sta per succedere? Personalmente non scommetterei che stavolta sarà diversa per Bitcoin,” ha aggiunto in un altro post su Fibonacci.
Al momento della stesura, BTC/USD si aggira intorno ai 65.000$, dopo una leggera contrazione dai massimi locali.
Altri sostengono che l’implementazione del soft fork Taproot di domenica non abbia ancora influenzato il prezzo. Infatti, i grandi aggiornamenti tendono ad essere seguiti da rialzi significativi del prezzo, come avvenuto con Segregated Witness (SegWit) nel 2017.
“L'enorme aggiornamento Taproot di Bitcoin non viene ancora espresso nel prezzo di mercato,” ha twittato Charles Edwards, CEO della società d’investimento Capriole.
135.000$ “ancora in gioco”
Il noto analista PlanB resta fedele alle stime della sua serie di “scenari peggiori” per le chiusure mensili del prezzo di Bitcoin.
Dopo aver azzeccato quasi esattamente la chiusura mensile di BTC per tre mesi di fila, ora PlanB afferma che i 98.000$ entro il 1° dicembre e i 135.000$ entro il 1° gennaio 2022 sono obiettivi ancora raggiungibili:
“Le previsioni su 98.000$ a novembre e 135.000$ a dicembre sono ancora in gioco.”
$98K Nov and $135K Dec prediction still in play pic.twitter.com/Df9CsxTdEj
— PlanB (@100trillionUSD) November 14, 2021
Come segnalato da Cointelegraph, non è l’unico a pensarla così. Diverse fonti stanno puntando a un movimento almeno verso gli 85.000$ nelle prossime settimane.
Allargando ulteriormente la visuale, i modelli stock-to-flow di PlanB sono accompagnati da altre ricerche sulla ciclicità di Bitcoin sin da prima del 2013:
“A prescindere da ciò che credi, Bitcoin ha rispettato queste linee di tendenza per 9 anni. Quando supera la linea centrale inizierà a muoversi davvero verso l’alto.”
Regardless of how you feel #bitcoin has respected these trend lines for 9 years.
— Jordan Lindsey (@jclcapital) November 13, 2021
Once it breaks the center line it is going to really move upwards. pic.twitter.com/sU4NytFlel
Tuttavia, una previsione rilasciata settimana scorsa sostiene che, pur arrivando a ben 250.000$ a gennaio, Bitcoin invaliderà definitivamente uno dei modello stock-to-flow.
“La distribuzione del bull market è iniziata”
Potrebbe essere l’inizio della fine per il bull market di Bitcoin in questo ciclo?
Osservando l’attività degli investitori a lungo termine (LTH), sembra che Bitcoin sia arrivato nella sua fase rialzista finale e più volatile.
I dati della società di analisi on-chain Glassnode evidenziati dall’analista William Clemente mostrano che gli investitori LTH hanno interrotto il loro accumulo netto e iniziato a liberarsi delle monete.
Una caratteristica dei massimi delle bull run, questa “vendita nella forza” segna la prima riduzione netta delle riserve LTH da aprile, quando BTC/USD ha raggiunto il massimo di 64.900$, rimasto intoccato per sei mesi.
“Gli investitori a lungo termine comprano BTC nella debolezza e vendono nella forza,” ha commentato Clemente.
“Abbiamo appena registrato la prima candela rossa sulla variazione della posizione netta LTH da più di 6 mesi, mostrando che la distribuzione del bull market è iniziata.”

L’ultima volta, nel Q4 2020, i LTH hanno iniziato a vendere in vista del drastico rally di Bitcoin, la distribuzione ha raggiunto un picco e ha iniziato a calare ancora prima del massimo storico a 64.900$.
L’hash rate torna ai massimi storici
Un altro aspetto di Bitcoin che sta segnando nuovi record questa settimana è l’hash rate.
Dopo una lunga ripresa dal suo crollo di cinque mesi fa, un fondamentale centrale del network si trova ora a livelli visitati tra fine aprile e inizio maggio.
Stando ai dati della risorsa di monitoraggio in tempo reale MiningPoolStats, escludendo irregolarità nei dati grezzi, attualmente l’hash rate si aggira intorno a 168 exahash al secondo (EH/s).

Un grafico condiviso mostra l’entità dei progressi realizzati da quando i miner hanno iniziato ad abbandonare in massa la Cina.
Anche se l’hash rate, che descrive la potenza computazionale dedicata al mining, può essere solo stimato e non misurato esattamente, ora il parametro inizia ad avventurarsi in territori inesplorati dopo quasi mezzo anno.
“Hash rate di Bitcoin nell’ultima settimana: 160,6 EH/s. 160.600.000.000.000.000.000 hash al secondo.”
#Bitcoin hash rate over the last week: 160.6 EH/s
— Dylan LeClair (@DylanLeClair_) November 13, 2021
160,600,000,000,000,000,000 hashes per second pic.twitter.com/yA1GSvn52x
Come riferito da Cointelegraph, anche la difficoltà, probabilmente l’indicatore più importante per la forza di Bitcoin, continua ad avvicinarsi ai suoi massimi storici.
La giornata di domenica ha visto un altro aumento del 4,7%, la nona variazione positiva di fila per il parametro.
“Segni di instabilità”
Lasciando da parte Bitcoin, i mercati tradizionali, non solo gli investitori, stanno iniziando a innervosirsi.
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Durante una conferenza settimana scorsa, Raghuram Rajan, ex governatore della Reserve Bank of India, ha suonato l’allarme sull’eccessiva crescita nei mercati azionari.
“Ci sono ovvi segni di instabilità,” ha affermato a proposito del paniere Nomura-Wolfe composto da titoli azionari statunitensi popolari, citato dal Financial Times e altre testate.
Seguendo l’esempio di Bitcoin durante periodi di rapida crescita del prezzo, le opzioni stanno registrando volumi notevoli, e la leva finanziaria aumenta con essi.
“Tutto sembra pazzesco, ci sono bolle qua, bolle là, ovunque,” ha commentato Eirk Knutzen, chief investment officer del gestore di investimenti Neuberger Berman, citato dal Financial Times.
“È diventato un cliché, ma ci troviamo davvero in acque inesplorate, un territorio molto insolito.”
Anche se novembre è tradizionalmente un mese di performance notevoli per i mercati finanziari tradizionali e delle criptovalute, questo contesto alimenta sospetti preesistenti sulla natura “up only” delle azioni in particolare.
Per i Bitcoiner, la questione è incentrata sulla correlazione complessiva tra i due. Nonostante i movimenti indipendenti negli ultimi mesi, BTC può comunque essere influenzato da improvvisi cambiamenti di sentiment in altri mercati.
Un esempio è stato Tesla, precipitata in linea con Bitcoin settimana scorsa quando il CEO Elon Musk ha venduto il 10% delle sue azioni.