Bitcoin (BTC) arriva nei Burger King del Venezuela, grazie ad una nuova partnership con Cryptobuyer che permetterà di effettuare acquisti utilizzando criptovalute.
Come conferma un recente messaggio su Twitter, una filiale di Burger King nell'area Sambil di Caracas ha iniziato ad accettare non soltanto Bitcoin, ma anche Ether (ETH), Litecoin (LTC), Binance Coin (BNB), Dash (DASH) e la stablecoin Tether (USDT).
Altre 40 filiali si uniranno all'iniziativa
Come riportato sul blog ufficiale di Dash, nel corso del 2020 altre 40 filiali di Burger King si uniranno all'iniziativa.
Cryptobuyer è una start-up con sede a Panama che offre servizi basati su criptovalute per business e commercianti. L'azienda gestisce anche una catena di sportelli automatici nei quali è possibile acquistare Bitcoin.
"Siamo lieti di annunciare la nostra alleanza commerciale con @BurgerKingVE", ha affermato la compagnia su Twitter.
La grave crisi economica in Venezuela, unita ai limiti imposti dal governo all'acquisto di valuta straniera, ha promosso l'utilizzo delle criptovalute da parte dei cittadini. In particolare è il Petro, la moneta digitale ufficiale del Venezuela, l'arma scelta dal Paese per combattere la crisi: per alcuni servizi pubblici, come la creazione di passaporti, non è nemmeno possibile pagare con denaro tradizionale.
Un primo passo verso l'adozione?
Alcuni membri della comunità fanno tuttavia notare che, nonostante le affermazioni estremamente positive dell'ex CEO di Dash Core Group Ryan Taylor, il supporto per criptovalute da parte dei commercanti venezuelani rimane ancora molto basso.
Burger King ha già lanciato simili iniziative in passato, sia in Russia che in Europa, ma soltanto per periodi limitati di tempo e con risultati piuttosto deludenti.