Finora, solo 20 milioni del miliardo di dollari in crypto donato dal co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin a un fondo di soccorso COVID-19 in India sono stati incassati e distribuiti ai beneficiari. Capire perché il processo non è fluido come gli utenti crypto speravano è il punto centrale di una recente intervista con il fondatore del fondo, Sandeep Nailwal.

I lettori di Cointelegraph ricorderanno che a maggio la decisione di Buterin di liquidare diverse delle sue posizioni in meme token e donare i ricavi a varie organizzazioni benefiche aveva provocato panico e ammirazione in parti uguali.

Il panico, innanzitutto, si è diffuso tra i trader che si sono precipitati a realizzare i propri profitti durante il crollo dei prezzi causati dai sell-off di Buterin, soprattutto per i token in precedenza popolari Shiba Inu (SHIB) e Dogelon Mars (ELON), che hanno registrato correzione di oltre il 40%.

Persino tra i trader c’è stato un certo riconoscimento che i cali dei prezzi per questi token fortemente pubblicizzati avrebbero fornito una sorta di tregua dalla crescita dei costi di transazione sul network di Ethereum. Inoltre, quando è stato rivelato che Buterin aveva donato i ricavi a diverse organizzazioni benefiche (Gitcoin, Give Well e l’India COVID-Crypto Relief Fund), molti nella comunità hanno apprezzato la mossa, soprattutto considerando che l’India era alle prese con un'ondata d'infezioni di COVID-19 senza precedenti.

Tuttavia, a due mesi dall’evento, il fondatore dell’India COVID-Relief Fund ha condiviso alcune delle difficoltà associate all’incassare il generoso contributo di Buterin. Finora, solo 20 milioni di dollari sono stati distribuiti, con altri 20 milioni previsti per il futuro prossimo.

Il fondatore del fondo, Sandeep Nailwal, uno dei co-fondatori di Polygon (ex Matic), ha spiegato ai reporter che parte dei ritardi è dovuta alla sua prudenza e desiderio di assicurarsi che i fondi raggiungano organizzazioni locali in modo trasparente, in regioni dove sono urgentemente necessari. A tal fine, intende assumere un revisore affidabile che aiuti a supervisionare la continuazione del processo.

Inoltre, a causa dei crolli provocati dalle liquidazioni di Buterin, il valore iniziale da 1 miliardo di dollari rappresentato allora dai 50.000 miliardi di token Shiba Inu è presto diminuito del 50% circa. Nailwal ha stimato che oggi il loro valore totale è probabilmente intorno a 400 milioni di dollari.

Distribuire i fondi ha coinvolto anche una montagna di burocrazia, con il requisito di conformarsi al Foreign Contribution Regulation Act dell’India in quanto i token vengono convertiti in dollari e in seguito in rupie. Finora, è stato convertito circa l’80%.

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Man mano che vengono lentamente incassati, i fondi crypto vengono inviati a distributori di cibo in tutto il paese e a un’organizzazione impegnata a creare mini-reparti di terapia intensiva per i pazienti di COVID-19 nelle regioni rurali dell’India.

Mentre porta avanti questo macchinoso processo, Naiwal ha espresso preoccupazioni sulla prospettiva di una terza ondata di infezioni nel paese, che ha già segnalato un bilancio ufficiale di oltre 400.000 vittime. Tuttavia, i recenti report suggeriscono che la cifra reale potrebbe arrivare a 4 milioni.

Prima dei meme token, Buterin aveva anche inviato 100 Ether e 100 Maker al fondo di Naiwal, valutati in quel periodo 220.000$ e 400.000$, rispettivamente.