Dopo aver eliminato il marketplace di token non fungibili (NFT) all'inizio di aprile, Bybit sta chiudendo altri servizi Web3.
Secondo un annuncio del 16 aprile, il 31 maggio l'exchange chiuderà il Cloud Wallet (un wallet custodial in hosting), il Keyless Wallet (wallet multiparty computation non custodial senza seed phrase), il marketplace NFT, il DEX Pro (multi-chain decentralized exchange) e il widget di swap cross-chain Swap & Bridge.
Il 28 aprile Bybit interromperà anche i Web3 Points, il suo programma di fidelizzazione interno che premiava l'attività onchain con punti riscattabili per ottenere sconti sulle commissioni, boost di airdrop e vantaggi early-bird.
Lo stesso giorno, l'exchange chiuderà il suo marketplace di inscription, il marketplace NFT decentralizzato NFT Pro, il gateway per il DEX di derivati Apex Pro, il suo on-ramp da fiat a cripto e il suo servizio di initial DEX offering.
Una svolta strategica
All'inizio del mese Bybit ha annunciato l'intenzione di chiudere il suo marketplace NFT. La decisione segue quella analoga di X2Y2, il più importante marketplace di NFT.
Tuttavia, l'azienda non si limita a tagliare i prodotti. Notizie recenti indicano che Bybit ha integrato il prodotto di rendimento in Bitcoin (BTC) del protocollo di lending Avalon per offrire rendimenti in Bitcoin ai suoi utenti. Avalon ha dichiarato che consentirà agli utenti della piattaforma di guadagnare rendimento dal Bitcoin attraverso l'arbitraggio sul suo layer di prestito istituzionale a tasso fisso.
Di recente Bybit ha smentito le affermazioni secondo cui avrebbe chiesto 1,4 milioni di dollari per quotare un token sulla sua piattaforma, in seguito alle accuse mosse da un utente sui social media.
Bybit riorienta i suoi sforzi
Bybit ha dichiarato di voler chiudere i servizi per concentrarsi sulla qualità dei suoi prodotti principali. L'annuncio recita:
“In linea con il nostro impegno verso l'ecosistema onchain in continua evoluzione e la fornitura di servizi di alta qualità ai nostri utenti Web3, ottimizzeremo le nostre attuali offerte di prodotti e servizi Web3.”
Questi evidenti sforzi di riduzione dei costi da parte dell'azienda fanno seguito alla perdita di circa 1,4 miliardi di dollari subita da Bybit in un grave hacking a febbraio.
“Bybit è solvibile anche se la perdita di questo hack non viene recuperata, tutti gli asset dei clienti sono garantiti 1 a 1 - possiamo coprire la perdita”.
Bybit non aveva risposto alla richiesta di commento di Cointelegraph prima della pubblicazione.