Un team di ricercatori sostiene che un chip di silicio da loro sviluppato permette di raggiungere un livello di crittografia incompromettibile. Secondo un articolo pubblicato il 20 dicembre dalla rivista scientifica Nature, il sistema combina dei pacchetti d'onda caotici con i convenzionali semiconduttori a base di silicio.

Il chip è stato sviluppato da scienziati della School of Physics and Astronomy dell'Università di St. Andrews, della King Abdullah University of Science and Technology in Arabia Saudita e del Center for Unconventional Processes of Sciences in California.

Il documento spiega che gli standard crittografici convenzionali - su cui si basano le criptovalute - potrebbero presto diventare obsoleti a causa dei progressi nel calcolo quantistico.

Molti ricercatori ritengono infatti che i computer quantistici saranno in grado di decifrare gli algoritmi crittografici tradizionali in un breve periodo di tempo, cosa che rappresenta una grave minaccia per le criptovalute.

A novembre, Xinxin Fan, head of cryptography presso la piattaforma IoTeX, ha dichiarato che la comunità crypto dovrebbe impegnarsi per affrontare immediatamente questo problema.

Un nuovo approccio ad una vecchia soluzione

Il sistema immaginato dai ricercatori si basa sull'idea di un one-time pad (OTP), brevettato dall'ingegnere Gilbert Vernam nel 1919 dopo essere stato concepito nel 1882. Gli OTP sono famosi perché non possono essere compromessi, ma richiedono la condivisione di chiavi monouso della stessa dimensione (o più lunghe) dei dati che si ha intenzione di inviare.

Nonostante la sicurezza del sistema, gli OTP non vengono adottati a causa dell'assenza di un modo pratico e sicuro per scambiare le chiavi. Tuttavia, il chip sviluppato dai ricercatori tenta di risolvere questo problema provando a:

"Sviluppare una realizzazione fisica dell'OTP che sia compatibile con l'infrastruttura di comunicazione ottica esistente e che offra una sicurezza incondizionata nella distribuzione delle chiavi."

I chip usano la fisica tradizionale e le leggi classiche della fisica, inclusa la teoria del caos e la seconda legge della termodinamica. Le chiavi utilizzate per decrittografare i dati non vengono mai archiviate o comunicate con il messaggio.

Come riportato da Cointelegraph ad ottobre, l'autore di "Mastering Bitcoin" Andreas Antonopoulos ha affermato che i recenti progressi nel calcolo quantistico da parte di Google non costituiscono, almeno per parecchio tempo, un problema per la comunità Bitcoin (BTC).