Secondo la Banca Centrale Europea (BCE), l'introduzione del contante digitale, sotto forma di CBDC, sembra essere "l'unica soluzione" in grado di garantire una "continuazione agevole" dell'attuale sistema monetario. 

I commenti sono stati espressi nell'ambito di una serie di Working Paper della BCE, pubblicati in agosto, che discutono di politica monetaria e stabilità finanziaria in relazione alle CBDC — raccogliendo spunti da 150 articoli accademici sull'argomento. Il documento parte dalla constatazione che l'interesse per "l'economia della moneta e dei pagamenti" è aumentato notevolmente negli ultimi 15 anni e si è esteso al di là della ristretta cerchia accademica.

Dopo un esame di questo fenomeno, il documento introduce le motivazioni per la creazione di una CBDC e le spinose questioni di privacy ad essa collegate. Gli autori hanno osservato che:

"Mentre nei sondaggi i consumatori tendono ad attribuire un'elevata importanza alla privacy, nella pratica tendono a cedere i propri dati gratuitamente o in cambio di ricompense molto ridotte [...]. Analizzando le radici di questa apparente dicotomia, i ricercatori hanno indicano diversi fattori che contribuiscono a questo fenomeno".

Il documento conclude che l'introduzione delle CBDC è "l'unica soluzione per garantire una continuazione agevole dell'attuale sistema monetario", dato che il denaro fisico perde la sua "idoneità" economica mentre le criptovalute e le BigTech (grandi piattaforme digitali) continuano a fare breccia nel sistema finanziario: 

"Non esiste un'alternativa normativa che prometta di eliminare la minaccia al sistema monetario. Poiché il contante è disponibile solo in forma fisica e per sua natura non è "adatto" all'era digitale".

È stata sottolineata l'importanza che le banche centrali ottengano il giusto livello di "adozione" delle CBDC, inoltre, gli autori hanno anche esaminato le potenziali azioni normative che potrebbero aiutare queste utlime a raggiungere i loro obiettivi.

Il documento respinge i timori secondo cui le valute digitali delle banche centrali possano causare una contrazione dell'offerta di credito, osservando che le affermazioni per cui le CBDC potrebbero essere una forza potenzialmente dirompente, sono infondate. La privacy è stata identificata come un'area in cui sono necessarie ulteriori ricerche, così come le preferenze degli utenti finali per le funzioni legate alle valute digitali delle banche centrali.

Questo è il secondo documento dedicato alle criptovalute pubblicato dalla BCE questo mese. In precedenza, aveva confrontato il potenziale di pagamento transfrontaliero delle CBDC, di Bitcoin (BTC) e delle stablecoin, esprimendosi a favore delle prime.

Il documento è stato redatto, tra gli altri, da Toni Ahnert, Research Economist della BCE, Katrin Assenmacher, capo della divisione Monetary Policy Strategy della BCE, e Peter Hoffmann, economista della divisione Financial Research.