Stando a quanto riportato in data 25 marzo dal Financial Times, lo scorso anno la Cina è stato il paese che ha registrato il maggior numero di brevetti per tecnologie Blockchain alla World Intellectual Property Organization (WIPO).

I dati raccolti da Thomson Reuters mostrano come oltre metà dei 406 brevetti legati al settore Blockchain presentati nel 2017 provengano dalla Cina: il paese ha infatti registrato ben 225 brevetti, seguito dagli Stati Uniti (91) e dall'Australia (13).

Nel 2017 il numero di brevetti per tecnologie Blockchain è triplicato rispetto agli anni precedenti. Secondo Alex Batteson, redattore presso Thomson Reuters, "le compagnie si muovono in fretta per proteggere le proprie idee in nuove aree dello sviluppo economico, molto prima che la tecnologia raggiunga effettivamente il mercato."

Sei delle nove aziende che dal 2012 al 2017 hanno presentato il maggior numero di brevetti Blockchain hanno sede in Cina; in cima alla classifica troviamo Beijing Technology Development. Nonostante non tutte le idee porteranno alla creazione di prodotti reali, i dati mostrano fiorente attività in questa sfera dall'industria.

Batteson ha aggiunto che i brevetti sono un importante strumento per le aziende allo scopo di attirare investimenti. Il brevetto per una certa tecnologia segnala agli investitori che "la compagnia possiede la proprietà intellettuale e può capitalizzare su di essa, senza alcuna interferenza da parte di enti esterne che ne sostengono la titolarità."

Anche il governo cinese sembra essersi interessato ufficialmente allo sviluppo della tecnologia Blockchain nel paese. Stando a quanto riportato precedentemente da Cointelegraph, la Investment Association of China ha confermato la formazione di un Blockchain Development Center.

In data 23 marzo, il Ministero dell'Industria e dell'Informatica ha pubblicato una lista di obiettivi per incoraggiare lo sviluppo e l'uniformazione del settore Blockchain.