La determinazione della Cina a mantenere il suo vantaggio per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia blockchain è stata nuovamente evidenziata questa settimana, dopo la pubblicazione del nuovo piano di sviluppo quinquennale del paese.

Stando all’emittente locale Pingwest, il termine “blockchain” è stato menzionato per la prima volta nel 14° piano quinquennale della Cina, che delinea le priorità economiche nazionali per il periodo compreso tra il 2021 e il 2025.

Negli ultimi anni, l’esplorazione cinese della nuova tecnologia è stata incessante. Dall’attuale programma per il lancio di una Central Bank Digital Currency all’utilizzo di hardware wallet digitali biometrici per lo yuan digitale, la Cina è già considerata all’avanguardia nell’emissione di una valuta nazionale.

Tutto questo malgrado una generale sfiducia nei confronti delle criptovalute decentralizzate e open-source in Cina, come dimostrano i divieti relativi a exchange di criptovalute e Initial Coin Offering nel paese.

Il recente lancio dei pagamenti con yuan digitale nei centri commerciali di Shanghai e l’installazione di ATM nella regione di Shenzen si allineano con l’obiettivo di avere il 65% della popolazione in aree urbane entro la fine del prossimo periodo di cinque anni.

La disponibilità del paese a collaborare con imprese commerciali per raggiungere queste aspirazioni è stata evidenziata di recente quando il China Merchants Port, il più grande operatore portuale nel paese, ha avviato una partnership con Alibaba per promuovere l’integrazione della tecnologia blockchain nel settore portuale.

Il piano quinquennale è stato criticato in altre aree, in particolare per la mancanza di più ampie ambizioni economiche, e per la tendenza a concentrarsi molto sulla riduzione del debito. In netto contrasto con il pacchetto di stimolo contro il COVID-19 da 1.900 miliardi di dollari del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, di recente la Cina ha scartato i piani relativi a un pacchetto da 140 miliardi di dollari con le stesse finalità.

Nei prossimi anni, si prevede che la spesa nel settore tecnologico contribuirà a rendimenti più elevati per il PIL della Cina. Inoltre, la spesa per la ricerca e lo sviluppo aumenterà del 7% ogni anno fino alla fine del 2025.