Secondo quanto riportato da Xinhua il 18 agosto, la polizia cinese ha arrestato tre hacker "molto esperti" sospettati di aver rubato fino a 600 milioni di yuan (circa 87,3 milioni di dollari) in criptovalute.
La prima denuncia è stata sporta da un tale signor Zhang alla polizia locale della città nord-occidentale di Xi'an.
La vittima ha affermato che dal suo pc sono stati rubati Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e altri asset cripto per un valore di 100 milioni di yuan (14,5 milioni di dollari).
Le indagini preliminari delle forze dell'ordine indicano che i sospetti avrebbero usato un attacco remoto per trasferire fondi dal computer di Zhang senza lasciare traccia. Si ritiene che l'episodio sia un "caso raro".
Le autorità hanno ricevuto assistenza da diversi provider Internet locali, che hanno permesso loro di identificare il primo sospettato, un individuo noto come Zhou, entro tre mesi. Dopo altri due mesi, altri tre complici sono stati arrestati nelle provincie di Huan e Changchun e a Pechino.
I tre sospetti sono stati accusati di aver coordinato una serie più ampia di attacchi a distanza contro imprese e privati per un valore complessivo di 600 milioni di yuan (circa 87,3 milioni di dollari). Le indagini sono ancora in corso.
Come segnalato in passato da Cointelegraph, all'inizio della scorsa estate la polizia cinese ha arrestato un totale di 20 sospettati in un caso di cryptojacking che ha interessato oltre un milione di computer e che in due anni ha generato 15 milioni di yuan (circa 2,2 milioni di dollari).