L'esercito cinese potrebbe introdurre una piattaforma basata sulla tecnologia blockchain, che consenta da una parte di gestire più facilmente i dati personali e dall'altra di incentivare la forza lavoro grazie ad un sistema di ricompense.
Citando un resoconto pubblicato dall'Esercito Popolare di Liberazione, il nome ufficiale delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese, il portale d'informazione Global Times sottolinea che questo sistema blockchain non presenterà alcun tipo di reale incentivo finanziario, ma verrà adoperato unicamente per migliorare la gestione dell'esercito.
Incentivi di tipo non finanziario
L'esercito cinese pianifica di integrare un sistema sicuro e immutabile basato su blockchain per la gestione dei dati personali, comprendente documenti come addestramento militare, percorso professionale, missioni intraprese e rapporti sulle prestazioni.
Si tratterà di una piattaforma tokenizzata, per offrire ai soldati incentivi di tipo non finanziario che potranno essere poi scambiati per ricompense all'interno del sistema stesso.
Stando ad una fonte anonima familiare con l'amministrazione dell'esercito cinese, la principale differenza tra la piattaforma blockchain proposta e i sistemi di ricompense già esistenti sarebbe non soltanto una maggiore sicurezza, ma anche una velocità di gran lunga superiore.
"Assomiglia ad un sistema KPI, che permette di fornire feedback alle truppe in maniera molto frequente", ha spiegato la fonte. Ha poi sottolineato che non si conoscono ancora le ricompense che sarà possibile ottenere con i token.
Il mondo faticherà a rimanere al passo con la Cina
Recentemente Changpeng Zhao, fondatore e CEO del popolare exchange di criptovalute Binance, ha espresso il proprio punto di vista sull'intervento del Presidente cinese Xi Jinping, che lo scorso mese ha esortato il Paese ad accelerare l'adozione della tecnologia blockchain.
Zhao crede che assisteremo ad una vera e propria gara a livello globale per ottenere il monopolio sulla blockchain. Tuttavia, a suo parere il mondo faticherà a rimanere al passo con la Cina:
"È uno sviluppo estremamente positivo. La Cina è molto favorevole alle nuove tecnologie e quindi investirà parecchio nella blockchain, anche dal punto di vista della formazione.
Dato che la Cina ha ora compiuto questo passo, ogni altra nazione del mondo non ha più scelta: dovrà seguire o tentare di muoversi più velocemente. Ma ad essere onesti, sarà parecchio difficile muoversi più velocemente della Cina."