Secondo un annuncio pubblicato il 24 aprile sul sito web ufficiale, Il National Audit Office della Repubblica Popolare Cinese sta considerando l'adozione di una soluzione Blockchain per affrontare il problema del "ciclo infinito di archiviazione e gestione dei dati".

Il National Audit Office ha il compito di revisionare tutte le transazioni finanziarie del governo, e gestisce un data center centralizzato che memorizza i dati rilevati da tutti gli uffici di revisione provinciali e regionali.

Ciò richiede "un'espansione infinita dei requisiti hardware e software del data center", in modo da poter amministrare l'enorme quantità di dati, oltre a un sistema complesso e che richiede molto personale.

Secondo l'articolo, una soluzione Blockchain che utilizza "algoritmi distribuiti sui vari nodi per generare e aggiornare i dati e per gestirne l'accesso e la trasmissione" ridurrebbe in modo significativo il carico di lavoro.

Ogni ufficio di revisione subordinato diventerebbe un nodo individuale con "pari diritti e doveri" nel raccogliere, archiviare e gestire i dati. Il data center centrale salverebbe solo i timestamp e controllerebbe la riservatezza e la legalità delle operazioni dei nodi subordinati.

L'articolo evidenzia inoltre il potenziale utilizzo di smart contract per automatizzare il processo di gestione delle informazioni.

Sebbene il governo cinese abbia adottato politiche stringenti sul trading di criptovalute, il paese sembra più aperto alla tecnologia Blockchain. A marzo è trapelato un memorandum governativo che specificava i dettagli della creazione di un centro di investimento internazionale per lo sviluppo di tecnologie Blockchain, e a febbraio la banca statale Bank of China ha presentato una richiesta di brevetto per una soluzione basata su tecnologia Blockchain.

Il 22 aprile è stato annunciato un fondo di venture capital di 79 mln di dollari destinato alle startup Blockchain della città di Shenzhen.