Il governo cinese fa sempre più sul serio nella lotta contro il settore delle criptovalute: le autorità statali stanno unendo le forze per contrastare le operazioni crypto nel paese.

Venerdì, la banca popolare cinese (PBoC) ha annunciato ufficialmente un insieme di nuove misure per combattere l’adozione crypto in Cina, inclusa la promozione di un coordinamento interdipartimentale più solido nel reprimere le attività crypto.

10 autorità statali cinesi, tra cui la PBoC, la Cyberspace Administration of China e il Ministry of Public Security, hanno stabilito un “meccanismo di coordinamento” per impedire agli operatori finanziari di partecipare a qualsiasi transazione di criptovaluta. Stando all’annuncio, le autorità e istituzioni coinvolte hanno portato a termine miglioramenti significativi a piattaforme di monitoraggio crypto per identificare in modo efficiente transazioni crypto illegali.

La PBoC ha evidenziato che un gran numero di agenzie governative si impegneranno ora a contrastare le crypto rigorosamente in conformità con le normative cinesi:

“Dipartimenti di gestione finanziaria, sicurezza informatica, telecomunicazioni, sicurezza pubblica e supervisione dei mercati lavoreranno a stretto contatto per sospendere canali di pagamento, eliminare siti web e applicazioni rilevanti ai sensi della legge.”

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Wen Xinxiang, direttore del dipartimento di pagamento e regolamento presso la banca popolare cinese, ha espresso preoccupazioni sulla crescente popolarità di criptovalute e stablecoin, invocando nuove misure per consentire al sistema finanziario tradizionale di competere con il settore.

Le ultime mosse del governo cinese riconfermano la posizione anti-crypto della Cina, dopo che quest’anno le autorità locali hanno chiuso diverse mining farm e sospeso il trading di crypto. I regolatori cinesi avevano già imposto restrizioni simili in relazione alle crypto, vietando nel 2017 agli exchange di criptovalute di fornire servizi in Cina. Poco dopo questo divieto in Cina, Bitcoin ha raggiunto i 20.000$ per la prima volta a dicembre 2017.