Citigroup potrebbe diventare una delle prime grandi banche di Wall Street a offrire servizi di pagamento in stablecoin, siglando una potenziale pietra miliare nella più ampia adozione dei dollari tokenizzati dopo l'approvazione del GENIUS Act di inizio anno.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Citi avrebbe stretto una partnership con l'exchange Coinbase volta ad espandere le proprie capacità nel settore degli asset digitali, focalizzandosi inizialmente sulla semplificazione dei trasferimenti di fondi tra valute fiat e criptovalute per i propri clienti.

Debopama Sen, responsabile dei pagamenti di Citi, sostiene infatti che i clienti della banca richiedono sempre più spesso programmabilità, pagamenti condizionati, maggiore velocità ed efficienza, oltre all'accesso ai pagamenti 24 ore su 24.

Sen sottolinea inoltre che Citi sta “esplorando soluzioni per consentire ai propri clienti di effettuare pagamenti on-chain con stablecoin” nel prossimo futuro.

"Le stablecoin costituiranno un ulteriore fattore abilitante nell'ecosistema dei pagamenti digitali e contribuiranno alla crescita del settore, aumentando le funzionalità per i nostri clienti", osserva Sen.

L'enfasi posta da Citi sulle stablecoin non sorprende affatto. Gli ultimi sviluppi giungono appena un mese dopo il netto rialzo delle previsioni della banca sul mercato del dollaro digitale. Difatti, Citi stima ora che entro il 2030 il mercato delle stablecoin potrebbe raggiungere i 4.000 miliardi di dollari, rispetto agli attuali 315 miliardi circa.

La crescita del mercato delle stablecoin è passata da meno di 5 miliardi di dollari a inizio 2020 a oltre 315 miliardi di dollari. Fonte: DefiLlama

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Banche di Wall Street puntano su stablecoin

L'approvazione del US GENIUS Act, che stabilisce un quadro normativo per le stablecoin ed entrerà in vigore ad inizio 2027, induce le principali banche a sviluppare le proprie iniziative in materia di stablecoin.

Citigroup fa parte di un gruppo sempre più numeroso di istituzioni di Wall Street, tra cui JPMorgan e Bank of America, in procinto di sviluppare servizi legati alle stablecoin. Anche Jamie Dimon, CEO di JPMorgan e da tempo scettico nei confronti delle criptovalute, ha recentemente dichiarato agli azionisti che la banca “intende partecipare” allo sviluppo di stablecoin.

L'entusiasmo degli investitori cresce di pari passo con l'interesse delle istituzioni. Circle, l'emittente di USDC (USDC) — la seconda stablecoin al mondo ancorata al dollaro — è stata quotata in borsa ad inizio anno con un debutto sensazionale, registrando un aumento del 167% del valore delle azioni nel primo giorno di negoziazione.

Attualmente, Circle vanta una capitalizzazione di mercato di circa 35 miliardi di dollari.