Il governo cinese continua a reprimere l'industria delle criptovalute con una nuova indagine che prende di mira un importante emittente di stablecoin in yuan cinese.

Come riportato in data odierna dalla testata locale PANews, i dipendenti di Trust Reserve – emittente della stablecoin CNH Coin (CNHC) con valore nominale in yuan – sono stati arrestati dalla polizia cinese.

Secondo il rapporto, i dipendenti di Trust Reserve sono irraggiungibili dal pomeriggio del 29 maggio a causa di molteplici arresti. I familiari di alcuni dipendenti sarebbero stati informati delle misure di detenzione.

PANews ha anche appreso che oggi l'ufficio di Trust Reserve a Pudong, Shanghai, è rimasto vuoto. La porta è stata sigillata il 29 maggio, con un avviso che recitava: "Sequestro giudiziario, divieto assoluto di vandalismo".

Ufficio della Trust Reserve a Pudong, Shanghai. Fonte: PANews

Trust Reserve, precedentemente nota come CNHC Group, emette le stablecoin CNHC e HKD Coin (HKDC) con ancoraggio al dollaro di Hong Kong.

A marzo 2023, Trust Reserve si è assicurata un finanziamento di 10 milioni di dollari in un round condotto da KuCoin Ventures, la divisione di venture capital del principale exchange di criptovalute. Tra gli altri investitori di spicco del round figuravano anche IDG Capital e Circle Ventures, la filiale di investimento dell'emittente di USD Coin (USDC).

Il cofondatore di CNHC, Joy Cham, ha dichiarato in precedenza a Cointelegraph che Trust Reserve avrebbe lanciato la sua stablecoin offshore con ancoraggio allo yuan, CNHC, nel 2021. L'azienda si aspettava di aumentare l'esposizione della stablecoin nel prossimo futuro, dal momento che è quotata solo su un exchange centralizzato, TruBit Pro, stando ai dati di CoinMarketCap.

Grafico del prezzo della stablecoin CNHC. Fonte: CoinMarketCap

Trust Reserve e i suoi rappresentanti non hanno risposto alla richiesta di commento da parte di Cointelegraph. L'articolo sarà aggiornato in attesa di nuove informazioni.

Traduzione a cura di Walter Rizzo