Brian Armstrong, CEO di Coinbase, ha affermato che i dirigenti dell'azienda evitano sempre più i rapporti con i giornalisti tradizionali. Al contrario, preferiscono dialogare in maniera diretta con il proprio pubblico sulle piattaforme di social media.

Su Twitter, Armstrong ha recentemente dichiarato:

"I nostri clienti sono su YouTube, sui podcast, sui social... non leggono i media tradizionali. [...]

La pubblicazione sul nostro blog, su Twitter o su YouTube ci permette di dire ciò che pensiamo veramente e di dialogare con i nostri clienti... non di ottenere una singola citazione in un articolo [...] talvolta volutamente derogatorio o irriverente."

Armstrong evita i media tradizionali

Armstrong ha comunque sottolineato che "i giornalisti di qualità esistono, e il giornalismo svolge un ruolo molto importante nella società".

Tuttavia, a suo parere la strategia migliore per un'azienda operante nel settore delle criptovalute è costruire relazioni solide con una manciata di "giornalisti tradizionali rispettati", e di condurre il resto della comunicazione "su canali più moderni".

"Andare su un programma TV trasmesso a livello nazionale porterebbe letteralmente un centinaio di visitatori sul nostro sito", a differenza di un articolo di qualità su una rivista dedicata al mondo della tecnologia, che permetterebbe a una società come Coinbase di guadagnare 10.000 visitatori. Armstrong continua pertanto a credere nella carta stampata, ma soltanto in quella specializzata.

Il parere degli altri CEO

Catherine Coley, CEO di Binance.US, ha così commentato le ultime dichiarazioni di Brian Armstrong:

"Io credo nella stampa e nella sua importanza. È vero, ora possiamo discutere direttamente con i nostri utenti, ma per far avanzare l'industria è importante raccontare storie tramite narratori straordinari."

Anche Jesse Powell, cofondatore di Kraken, si è poi unito alla discussione:

"Parte del problema è che i media mainstream sono costantemente alla ricerca di notizie eclatanti, di dichiarazioni clamorose da ripetere fuori contesto...

I rischi sono alti e le ricompense sono poche rispetto alla pubblicazione diretta dei propri contenuti, oppure alla realizzazione di un podcast o di video in diretta che non può essere distorto."

Bruce Fenton, CEO di Chainstone Labs, ha aggiunto:

"È incredibile pensare che fino a 15 anni fa la gente pagasse migliaia di dollari alle aziende di PR per ottenere una citazione sul Times o su Forbes, così da poter incorniciare l'articolo e appenderlo al muro."