Negli ultimi tre mesi Coinbase è andato offline per ben quattro volte, sempre in concomitanza di grandi oscillazioni da parte di Bitcoin (BTC). Utenti inferociti, incapaci di accedere al proprio conto durante i periodi più critici, richiedono risposte da parte dell'azienda.

Il primo giugno, quando il prezzo di Bitcoin è passato in meno di un'ora da 9.600$ a 10.380$, gli utenti di Coinbase che hanno tentato di accedere alla piattaforma sono stati accolti dal seguente messaggio:

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Fonte: Coinbase

Il 9 maggio, due giorni prima dell'attesissimo halving, il prezzo di Bitcoin è improvvisamente crollato di quasi 2.000$, probabilmente a causa delle vendite da parte di whale e grandi investitori; il 29 aprile, Bitcoin è cresciuto del 12% riuscendo così a raggiungere quota 8.600$. In entrambe le occasioni, Coinbase è risultato inaccessibile.

Un problema che si è verificato anche a metà marzo, quando gli utenti della piattaforma non hanno potuto vendere le proprie monete nonostante il prezzo si fosse più che dimezzato.

Coinbase offline proprio quando gli utenti ne hanno più bisogno

Coinbase appare quindi poco stabile nei momenti di massima volatilità di Bitcoin. Purtroppo le grandi oscillazioni del prezzo, sia positive che negative, sono proprio il momento in cui i trader desiderano maggiormente acquistare o vendere.

Sul proprio sito web, l'azienda sostiene che la piattaforma ha dovuto affrontare "problemi di connettività" in data 1° giugno, 9 maggio e 29 aprile. Il 12 marzo, le difficoltà erano invece legate alla "congestione del network".

Né Brian Armstrong, CEO di Coinbase, né altri rappresentanti dell'azienda hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito. La comunità delle criptovalute non ha tuttavia esitato a criticare aspramente l'azienda.

La reazione della community

Su Twitter, l'utente CryptoWhale ha ipotizzato che su Coinbase è presente un algoritmo che disattiva automaticamente il servizio non appena il prezzo di Bitcoin aumenta o diminuisce rapidamente di oltre 500$.

Chart

Fonte: CryptoWhale

Dan Gambardello di Crypto Capital Venture ha semplicemente domandato:

"Com'è possibile che un exchange con una valutazione di 8 miliardi di dollari vada in crash ogni qual volta il prezzo di Bitcoin aumenta del 5%?"

È abbastanza normale per gli exchange di criptovalute, anche per i più importanti e rinomati come BitMEX, subire dei rallentamenti durante i periodi di massima attività.

Tuttavia, i continui crash di Coinbase stanno iniziando a intaccare la reputazione dell'azienda fra i membri della community: la piattaforma era andata offline anche nel giugno del 2019, facendo crollare il prezzo di Bitcoin di 1.400$.