Celsius Network, crypto lender fallito, ha accettato di lasciare che il miner di Bitcoin (BTC) Core Scientific spenga più di 37.000 mining rig ospitati durante la procedura di fallimento del miner.

Il 3 gennaio Core Scientific ha presentato una proposta d'ordine riveduta che incorpora "revisioni accettabili per Celsius", affermando che "tutti i rig di Celsius siano spenti a partire dal 3 gennaio 2023 e che non saranno riavviati durante il periodo di transizione".

Il 19 ottobre Core Scientific ha accusato Celsius di non aver saldato le bollette energetiche, citando in seguito il mancato pagamento come uno dei fattori principali dei problemi di liquidità che hanno portato il miner di Bitcoin a presentare l'istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 il 21 dicembre.

Il 28 dicembre Core Scientific ha presentato una mozione per ottenere l'approvazione del rifiuto dei contratti di Celsius, sostenendo che il mancato pagamento delle bollette energetiche da parte dell'azienda costituisca una violazione sostanziale del contratto.

Secondo i documenti depositati in tribunale, la risoluzione dell'accordo consentirebbe a Core Scientific di generare un reddito di 2 milioni di dollari al mese dallo spazio attualmente occupato dai mining rig di Celsius.

I termini dell'accordo di hosting consentivano a Core Scientific di trasferire a Celsius parte dei costi dell'energia elettrica, notevolmente aumentati dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Secondo la mozione di rigetto, la copertura dell'aumento dei costi di energia elettrica è costata a Core Scientific quasi 7,8 milioni di dollari al 28 dicembre, con il miner che ha sottolineato che "non può permettersi di continuare a sostenere l'onere dei costi di energia non pagati da Celsius".

Per i miner, i costi di produzione sono aumentati contestualmente alla correzione del prezzo di Bitcoin, intaccando i profitti degli operatori e contribuendo a far crollare l'“hash price” – il reddito che i miner possono guadagnare per unità di hash rate – di oltre il 75% nel 2022.

Bitcoin Hashprice Index. Fonte: Luxor Technologies

La mancanza di redditività per i miner, unita ai costi associati agli sforzi di espansione, ha fatto sì che molti operatori si trovassero in difficoltà verso fine 2022, causando un tonfo delle azioni delle società quotate.

Core Scientific ha visto il prezzo delle azioni crollare del 99,15% nel corso dell'anno, mentre Iris Energy e Riot Blockchain hanno registrato ribassi rispettivamente del 91,79% e dell'85,09%.

Performance delle stock dei miner di Bitcoin. Fonte: Luxor Technologies