Core Scientific, società di crypto mining, ha raggiunto un accordo con il New York Digital Investment Group (NYDIG) per saldare un debito residuo da 38,6 milioni di dollari, consegnando più di 27.000 macchine da mining come garanzia.
In un documento depositato in tribunale, la società ha dichiarato che gli impianti di mining non erano più essenziali per le sue operazioni e i suoi piani. L'azienda è ora in attesa dell'approvazione da parte del Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto Sud del Texas, responsabile del procedimento.
Sebbene la società abbia ammesso che la mossa avrà un impatto negativo sulle sue entrate, Core Scientific ha sottolineato che i benefici a lungo termine del pagamento del debito "superano la perdita immediata". L'azienda di cripto-mining ritiene che questa cessione sia il primo passo per diventare più redditizia e sostenibile.
Inoltre, la società sta spostando le sue operazioni su quella che ha descritto come una flotta "un po' più piccola, ma più efficiente" di impianti per il mining, già presenti in magazzino. L'azienda prevede di ridurre alcune delle perdite causate dalla cessione degli asset installando i mining rig S19 XP, che attualmente non sono in uso.
Il 21 Dicembre la società di crypto mining ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11. Il provvedimento è stato adottato mesi dopo che l'azienda aveva rivelato di essere in difficoltà finanziarie, tramite un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission. All'epoca, la società aveva citato l'aumento dei costi dell'elettricità, l'incremento dell'hash rate globale del Bitcoin (BTC), i bassi prezzi e il fallimento di Celsius come ragioni delle sue difficoltà finanziarie.
Il 31 gennaio, il tribunale fallimentare ha approvato il piano della società di mining di prendere in prestito 70 milioni di dollari per sostituire il finanziamento esistente. In questo modo, Core Scientific potrà chiedere un finanziamento alla banca d'investimento B. Riley, che è anche uno dei creditori dell'azienda.