Simon Byrne vuole sfruttare il potenziale di Ethereum (ETH) per portare il mining nelle case ad un livello completamente nuovo.
Come segnalato da Anthony Garreffa, Byrne ha allestito un impianto di mining ETH composto da 78 schede grafiche GeForce RTX 3080. Anche se la RTX 3080 è di solito acquistata da videogiocatori PC di fascia alta, i crypto miner stanno usando queste schede grafiche estremamente performanti per migliorare i propri rendimenti.
Ogni scheda utilizza circa 300W di potenza, per cui, complessivamente, la configurazione di Byrne utilizza 23,4KW di energia: peraltro questo valore non tiene conto dei costi correlati a queste operazioni, come l’aria condizionata, necessaria per raffreddare l’ambiente ove si trova l’impianto. Si può stimare che, a fronte di questi consumi, la sua bolletta dell'elettricità si aggiri intorno ai 2.166$ al mese.
La RTX 3080 è stata lanciata a settembre ad un prezzo di 699$, ma la scarsità del prodotto ha fatto salire il costo unitario a 1.199$: la configurazione di Byrne potrebbe essere costata ben 93.522$!
Tuttavia, questi costi parrebbero essere ben compensati dall'ottima capacità di mining. Una scheda grafica GeForce RTX 3080 ha un hash rate di circa 83MH/s utilizzando Ethash, generando circa 0,22236870 ETH al mese, secondo Garreffa. Complessivamente le 78 schede minerebbero quindi 17,3 ETH al mese, cifra equivalente a circa 12.352$ al mese ai prezzi odierni.
Togliendo i costi dell'elettricità, si tratta di circa 10.200$ al mese o 122.000$ all'anno. E questo non tiene conto del potenziale di crescita di Ethereum durante la prossima bull run.
ETH ha superato i 700$ nel fine settimana: è la prima volta che ciò accade dalla metà del 2018. Alcuni analisti hanno previsto che una nuova altseason potrebbe far salire ancora di più il prezzo nel medio termine, dato che gli investitori potrebbero passare da Bitcoin ad altre criptovalute.