Ultimamente, la narrativa delle forze dell'ordine nei confronti delle criptovalute e dei suoi utilizzatori, sta indubbiamente mutando forma. I Servizi Segreti degli Stati Uniti hanno lanciato un hub di sensibilizzazione sulle criptovalute, condividendo un video di pubblico servizio di dubbio gusto. 

Lo spot cita l'intenzione di combattere "l'uso illecito degli asset digitali, nonché di fornire informazioni di sensibilizzazione al pubblico sulla sicurezza degli stessi e su come garantire che rimangano sicuri".

Guarda il video qui:

“Secret Service: Safeguarding the next generation currency.” Fonte: Canale YouTube di U.S. Secret Service

Jeremy Sheridan, Assistant Director del Secret Service Office of Investigations degli Stati Uniti, ha riferito che l'hub si concentra sulla "indagine di crimini finanziari". Esso mira a "identificare, arrestare e perseguire coloro che sono impegnati in reati che coinvolgono gli asset digitali". Tuttavia, è fondamentale notare che il linguaggio e il tono utilizzato nei confronti delle criptovalute siano positivi.

Il sito web evidenzia come "le valute digitali e criptovalute continuano a diventare forme popolari di pagamento", da qui la necessità per i servizi segreti di essere al passo con i tempi.

Il lancio dell'hub di consapevolezza delle criptovalute fa seguito alla fondazione della Task Force contro il crimine informatico legato alla finanza da parte dei Servizi Segreti due anni fa. La loro prima iterazione con le attività correlate alle criptovalute sottolineava la preoccupazione circa l'utilizzo illegale del mezzo.

In quella che potrebbe essere considerata una piccola vittoria per la comunità delle criptovalute, l'industria pare si stia finalmente liberando della reputazione di paradiso per il crimine informatico e le attività illecite. In passato, le criptovalute erano riservate ai soli criminali di Silk Road e ai consumatori di droga.

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Tuttavia, nel 2022, i servizi segreti ammettono che:

"Gli investimenti e le transazioni effettuate tramite criptovalute ed asset digitali non sono intrinsecamente criminali".

In generale, usare le criptovalute su una blockchain trasparente e retrodatabile ha poco senso per attività finanziarie illecite, a causa della facilità con cui è possibile monitorarle e tracciarle. La storia di Bitfinex, degna di Netflix, che ha coinvolto improbabili criminali, ha reso questo punto molto chiaro: è molto difficile riciclare denaro usando la blockchain.

In definitiva, se la gente vuole essere pagata per compiere degli illeciti, i contanti rappresentano decisamente una scelta migliore.