La Soprintendenza Nazionale per i Crypto Asset e le Attività Connesse (SUNACRIP) del Venezuela ha emesso il primo decreto che stabilisce regole ufficiali per tutte le attività di mining. Per poter ottenere una licenza, i miner dovranno soddisfare requisiti specifici.

La nuova legislazione è stata pubblicata nella “Gaceta Oficial” con la firma del capo della SUNACRIP, Joselit Ramirez. In essa si afferma che i residenti del Venezuela interessati all'attività di mining di Bitcoin (BTC) e di altre criptovalute devono richiedere una un'apposita licenza, così da entrare a far parte del cosiddetto "pool nazionale". 

Le norme appena approvate impongono ai cittadini di dichiarare la tipologia di attività che vorrebbero svolgere nel settore crypto, come il trading, l'importazione o l'utilizzo di attrezzature per il mining. Il governo rilascerà anche una licenza speciale per coloro che vogliono produrre hardware ASIC o costruire mining farm. 

Per quanto riguarda il "pool nazionale", il SUNACRIP lo definisce così:

"Un gruppo di miner riuniti in pool che si accordano per condividere i guadagni in proporzione al contributo apportato in termini di hash power. Essi costituiscono una società dal funzionamento simile a quello delle cooperative, e sono posti sotto la supervisione della Soprintendenza Nazionale per i Crypto Asset e le Attività Connesse (SUNACRIP)"

Il decreto stabilisce inoltre che la SUNACRIP "potrebbe" offrire benefit, incentivi e persino "esenzioni fiscali per incoraggiare i miner ad aderire al pool nazionale". Tuttavia, se i miner venezuelani decidessero di non entrare a far parte di questo pool, potrebbero incorrere in sanzioni.

Il nuovo regolamento non chiarisce se il governo avrà l'autorità legale per bloccare le crypto minate all'interno del pool nazionale, o che tipo di sanzioni saranno imposte alle persone che fanno mining al di fuori di tale pool. 

I miner dovrebbero presentare la richiesta per la licenza presso il Registro Onnicomprensivo dei Servizi con Cryptoasset, o RISEC, un sistema gestito dalla SUNACRIP. 

Anche se il Venezuela è noto per avere una popolazione molto attiva nel settore del mining, il governo non sempre ha favorito tali attività.

Il ministro venezuelano dell'Habitat e dell'Edilizia Abitativa, Ildemaro Villarroel, ha recentemente annunciato che le operazioni di mining non saranno consentite in nessuna casa di proprietà statale o in nessun quartiere che faccia parte del progetto edilizio "Gran Misión Vivienda".